giovedì 17 dicembre 2009

CALICANTO


Io lo chiamo il fiore della speranza, perché il calicanto è una pianta eccezionale, appartiene alla piccola famiglia delle Calycanthaceae , quello fotografato è il calicanto praecox, originario dell’Asia, il nome deriva dal greco e significa “fiore d’inverno”, porta foglie decidue, il che sta a significare caduche ma con la caratteristica che cadono e seccano a terra. Pianta rustica e resistente al freddo, predilige posizioni soleggiate, ma riparate. I fiori sono di colore giallognolo con screziature e sfumature porpora o rosso-brunastre. Il vento e il freddo di questi giorni non hanno ancora fatto cadere tutte le foglie e i boccioli si stanno ingrossando per dare una copiosa e profumatissima fioritura che inizierà verosimilmente a partire da metà gennaio, chi passa nei dintorni della pianta prima sentirà il profumo intenso e poi vedrà i fiori, e se avremo la fortuna di avere la neve, sarà uno spettacolo vedere questi fiori sotto la neve. Uno spettacolo unico, per questo lo definisco il fiore della speranza, un fiore sbocciato quando non ve ne sono, che sfida il rigore del gelo e del freddo, la speranza di un domani, che arrivi la primavera, la nuova stagione, anche se siamo in pieno inverno, una speranza che non muore mai.
Con il post di oggi tolgo le restrizioni sui commenti e li rendo liberi da ogni vincolo, credo sia giunto il momento, i filtri che esistevano finora sapevano troppo di schedatura e censura, resta il fatto che mi arrogherò il diritto di cancellare quelli offensivi e volgari (visto che questo è il mio blog).
Il perché di questa scelta lo spiego qua sotto:
cos’è successo in questi giorni nel mio orto?, un sacco di cose strane, in primo la comparsa di alcuni volantini di cui darò conto dopo, ma veniamo ai fatti:
In questo periodo è al potere nel mio orto la coalizione delle piante a tubero, che cercano di creare un sistema bi-orticolo con le piante che in questo momento sono all’opposizione in quanto minoranza quelle a foglia,
aglio e cipolla in questo momento non si sono ancora schierate e fanno gruppo a se, il clima è teso e lo scontro è molto forte, ma ad aggravare il tutto ci pensano i giornali come MICELIO giornale dell’area extraorticola che semina spore a 360 gradi e questo crea motivi di scontro all’interno del sistema, ma anche gli organi di stampa schierati alimentano il gelo tra le opposte fazioni, il giornale TUTTOTUBERO in questi giorni scrive articoli violenti contro le piante a foglia e a tutta risposta l’organo TUTTAFOGLIA non è da meno, ma la cosa grave è la comparsa come dicevo poc’anzi di volantini a firma Famiglia Arbusti Infestanti che minacciano di spandere i loro semi e le loro radici nell’orto il loro sedicente capo Rovo è tuttora ricercato.
Altri organi di stampa come RIZOMI non si sono ancora pronunciati, in attesa che io entri nell’orto e a colpi di zappa porti un po’ di ordine, le forze speciali e i SSO (servizi segreti orticoli) stanno dando la caccia a una serie di piante clandestine entrate illegalmente nell’orto, una volta scovate verranno messe in appositi contenitori guardati a vista nell’attesa di essere rimpatriate.
Da tutto questo capite la mia preoccupazione.
A dimenticavo il vertice sul clima a Copenhagen,
riportava il Telegraph autorevole giornale estero che il numero di limousine in circolazione in occasione del summit ha superato il numero di 1200 e per soddisfare la domanda alcune sono state fatte arrivare anche dalla vicina Svezia e Germania in quanto non erano abbastanza quelle circolanti in Danimarca per soddisfare le varie delegazioni, all’aereoporto sono arrivati 140 jet privati che una volta scaricato il loro carico sono stati mandati a parcheggiarsi all’aereoporto di Stoccolma in attesa di tornare a recuperare i Leader, la speranza viene da quelli che hanno noleggiato le auto ibride, si la speranza viene da loro 5 auto ibride.
E Obama, presidente in guerra che ritira il nobel per la pace, vola a Oslo a ritirare il premio, poi torna a Washington per poi tornare a volare a Copenhagen, che guarda caso dista solo due ore d’auto da Oslo, ma ……, come fanno questi a decidere in maniera seria sul clima, mi sa che si faticherà a giungere ad un accordo, mi sembra più una gita di piacere che un incontro sul clima.