giovedì 21 giugno 2012

Cottura nei testi

Parlando di arte culinaria antica ma anche moderna ricordiamo la cottura nei testi
un tipo di cucina salutare, quelli nella foto sono in ghisa, ma più anticamente erano di terracotta
prodotti localmente per il mercato locale, queste foto sono state fatte a una sagra dello scorso anno
nella zona dello zerasco, da quelle parti cucinano anche l'agnello dentro ai testi
ci cucini le patate, ma ci prepari pure i testaroli che poi vanno cotti in acqua, e questa è tradizione che si perde nella storia.
E allora visto che ci siamo ricorderò alcuni piatti della tradizione lunigianese.
Piatti tipici a base di castagne (alcuni)
Polenta di castagne
Armelette
Tagliatelle di castagne
Patuna pontremolese
Barbotta di farina di castagne
Patunsèi
Tortelli di castagne e ricotta
Fritelle di castagne
Piatti tipici a base di cereali (alcuni)
Testaroli di Pontremoli
Panigazi
Focacette
Arbadela
Barbotla di fiori di zucca
Carsenta
Liseta
Polenta incatenata
Frascadèi
Bomba di riso
Ravioli (in varie versioni)
Tortelli (in varie versioni)
Lasagne bastarde
L'elenco sarebbe lungo come da ogni parte d'Italia poi ci sarebbero le carni che qua non sono solo l'agnello e il cinghiale, ma anche molto altro, per chi non mangia carne c'è il pesce di fiume o di mare come vuole la tradizione e per i vegetariani le verdure che spaziano dalle torte di verdure  ai ripieni di verdure e via discorrendo, e che dire dei dolci tipici?, dalla famosissima spongata pontremolese, alla torta di riso, al latte in piedi, ecc.
Ero partito parlando della cottura nei testi e ho divagato, ma non ha nessuna importanza, per concludere possiamo dire che chi ha provato il cibo cotto nei testi ne capisce la differenza, è decisamente qualcosa che viene da altri tempi, un pò come il pane cotto nel forno a legna e fatto con la pasta madre, è una cosa d'altri tempi che molti non gradiscono preferendo quei pani sintetici, cingommosi che sembrano tutti uguali fatti da certe panetterie dei giorni nostri e che se non mangiati subito li puoi buttare già di pomeriggio.




martedì 19 giugno 2012

Shiso

Nel mio orto ho piantato anche lo shiso, per il momento è ancora una piantina piccola.
Per gli amanti della precisione possiamo dire che si tratta di:
Perilla frutescens L. var. crispa - Laminaceae
Breve descrizione: Specie annuale alta fino a 1 metro, foglie subtriangolari, dentate sul margine e leggermente increspate.
Fiori bilabiati bianchi in infiorescenze apicali.
Le foglie sono molto aromatiche e sono ampiamente impiegate nella cucina giapponese, si possono usare anche per insaporire insalate e salse varie.
Dimenticavo, il luogo d'origine: Himalaya e Asia centrale.

Ne ho scoperta un'altra (di rosa)

Nel mio girovagare ho trovato una nuova rosa da taleare, questa mi manca e la trovo interessante, corolla doppia, petali di bel color rosa all'esterno e bianchi all'interno, portamento cespuglioso (forse esuberante), crea dei bei grappoli compatti di fiori, e un soave e soffice profumo, insomma una rosa che fa sognare, ma presto conto entri a far parte della mia collezione di rose e allora non sarà più solo un sogno, trovata in un casolare abbandonato nell'appennino, pertanto ritengo sia una rosa storica delle nostre vallate.

Recupero rosa antica

 C'è qualcuno che sa che mi piacciono le rose e volevo comunicargli che ho iniziato il recupero di quest'altra rosa antica, di color rosa tenue, che tende a sbiadire nel proseguo della fioritura come si può vedere nella foto sotto
ha un delicato profumo di rosa antica tenue e leggero, non invasivo, portamento cespuglioso, ne farò nuove talee al momento giusto, anche per regalate un sogno a chi ancora non la possiede.

mercoledì 6 giugno 2012

Boccioli di rose

Rose intente a farsi ammirare
una volta dicevano che era maggio il mese delle rose
ma a me va bene anche giugno, non faccio il difficile
mi siedo ad ammirarle
rilassano i pensieri che diventano più soavi e leggeri
e poi una rosa al giorno, leva il malumore di torno
e se a voi non piacciono le rose, sono fatti vostri.

Domanda in cerca di risposta

 Sono tre "aromatiche in cerca del nome: foto 1 .........
 foto 2 .............
foto 3 ..............
Vediamo se questa volta è facile come il fiore di banano, si lo so sono ancora piccole, ma se aspettiamo che diventino grandi diventa troppo facile dare la risposta.
Cosa si vince, ma sicuramente una boccata di aria buona se passate da queste parti e poi chissà, avendo il tempo di fermarsi anche dell'altro per riempire lo stomaco (forse se siete bravi)!

Note di rosa antica

 L'impressione è quella del giardino inglese, splendida rosa antica, raffinata
ammirare il fiore nei suoi particolari, che dire, ti lascia senza parole, e il suo profumo, una cosa inebriante, intenso, una gioia per gli occhi, per l'olfatto e il cuore.
Sono alla ricerca del suo nome.