mercoledì 16 dicembre 2009

L’acqua e la pietra, di cui è ricca la Lunigiana, evocano i mulini, ma che ne è stato di loro?, l’incuria e il tempo hanno ridotto i più a un ammasso di macerie, le pietre ridotte a decoro esterno per abitazioni, ma vi è stato un tempo in qui questa terra aveva decine e decine di mulini, anzi centinaia di mulini ad acqua, ogni piccola comunità aveva un mulino anche quella più sperduta.
Cosa macinavano?, principalmente le castagne secche per ricavarne della farina, alimento tra i più importanti per il sostentamento di intere comunità, poi si macinava mais e frumento, ma in quantità molto minori in quanto questa terra non era votata alla coltivazione di questi cereali, soprattutto il frumento che bisognava importare dalla vicina Emilia.
Quella del mugnaio era un’arte che non si poteva improvvisare, si imparava dopo anni di pratica, e verteva su più conoscenze, da quella del legno con cui erano costruite le pale che l’acqua faceva roteare per girare le grandi e pesanti pietre o macine, era importante la scelta del legno e la sua lavorazione e stagionatura, in quanto le pale dovevano durare il più a lungo possibile e non marcire velocemente visto che restavano costantemente a contatto con l’acqua, doveva avere conoscenze sulla pietra che ogni tanto andava scalpellinata per ringiovanire le macine, doveva avere il colpo d’occhio su quello che andava a macinare per capire se era stato seccato al punto giusto in quanto castagne non seccate abbastanza avrebbero impastato le pietre e si sarebbe dovuto procedere a smontare le pietre per pulirle, doveva inoltre conoscere l’acqua e i suoi flussi.
Purtroppo oggigiorno queste conoscenze millenarie si sono perse, l’uso dell’acqua è andato perduto, i mulini superstiti su tutta la vallata si possono contare sulle dita di una mano e il loro funzionamento è per lo più, a scopo didattico.
L’elettricità e i mulini industriali hanno fatto il resto, un’energia a buon mercato e pulita è stata abbandonata e su questo dobbiamo riflettere in quanto abbiamo perso tutti qualcosa.
Questa come la possiamo definire?, archeologia contadina, abbandono, morte di un mulino o che altro? ....., o il tetro morire di un mulino, e cosa ne abbiamo avuto in cambio?, perdita della nostra storia della nostra memoria del nostro passato.

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