martedì 26 maggio 2009

IL PENSIERO VA A FUKUOKA

Tagliavo l'erba che usavo per rincalzare le patate nell'orto lasagna, mentre ero assorto nei miei pensieri, ecco mi compare innanzi il cespo d'insalata, oggi sarà la terza volta che lo raccolgo, e allora via a prendere la macchina fotografica.
Non l'ho seminato, non l'ho innaffiato, è nato nel prato in mezzo all'erba, per tre volte ho assaggiato le sue tenere foglie, e il pensiero corre a Fukuoka che di esso si sarebbe compiaciuto.
L'agricoltura del non fare!
Niente altro da aggiungere.

SERVE DAVVERO SPACCARSI LA SCHIENA PER ZAPPARE?

Fagiolini piantati nell'orto tradizionale, sono nati vermente male e in più sono mezzi mangiucchiati, mentre un'altra varieta piantata a fianco sono nati sicuramente meglio,
ma anche questi presentano le foglie tutte bucherellate, .....
Sopra qua i fagiolini dell'orto diversamente abile, il risultato non è dei migliori, anche se la terra
era di riporto e nuova.
Mentre i fagiolini dell'orto zero lavorazioni sono quelli dal risultato migliore, la fatica non è il mio forte e lo promuovo a pieni voti, l'orto del vagabondo, si lasciamo pure che gli altri continuino a spaccarsi la schiena a zappare e togliere erbacce, mentre noi non zappiamo e non togliemo le malerbe, anzi, meno insetti dannosi perchè c'è un maggiore equilibrio e meno spreco d'acqua perchè il terreno è coperto.
Con tutto questo caldo mi siedo a bere una birra all'ombra e rimiro l'orto del vagabondo.

venerdì 22 maggio 2009

AGRI-CULTURA E FILOSOFIA

Piccolo mondo antico, non è che io sia appeso ai suoi ricordi, ma penso che in pochi anni abbiamo distrutto e cancellato una cultura millenaria fatta di prove e riprove, fatta di quella conoscenza uscita da uomini semplici, abbiamo distrutto interi ecosistemi in nome e per conto del progresso, abbiamo inquinato intere zone, a volte intere regioni non per migliorare ma per deteriorare e distruggere quanto la natura aveva creato.
Quella cultura contadina intesa in senso ampio è stata perduta, non si ha più la conoscenza delle erbe e dei loro usi, non si ha più la conoscenza delle piante, si è perso il ritmo delle stagioni.
I bimbi di oggi non conoscono le mucche, pensano che il latte sia prodotto dal supermercato, e anche il latte che noi compriamo è stato manipolato, scisso e ricomposto, raccontandoci la favola che in questo modo diventa più digeribile, tutti gli alimenti vengono manipolati e noi ci ritroviamo come i polli ad essere allevati in batteria…
Si è perso il senso delle cose, la globalizzazione ha portato il pomodoro disponibile 365 giorni l’anno e così per l’uva, le melanzane, le zucchine, ogni verdura è sempre disponibile in ogni momento dell’anno.
Grande confusione è stata creata nel mondo agricolo in generale iniettando della grande disinformazione, si è perso il senso di cos’è veramente naturale, di qual è il modo di coltivare naturale.
A tutto questo aggiungiamo l’inquinamento che abbiamo distribuito massicciamente sulla terra e abbiamo proprio un bel quadretto.
Poco conta che qualcuno cerchi di fare un’agricoltura diversa in mezzo a terre super inquinate è una questione di numeri il tanto seppellisce il poco, se il tuo vicino irrora le piante con schifezze chimiche è inevitabile che una parte trasportata dal vento arrivi anche da te, se non è l’aria sarà l’acqua che correndo sottoterra arriverà anche da te.
Ma passiamo a pensieri positivi cercando di capire cos’è veramente naturale.
In tanti si fregiano della parola naturale, dal coltivatore chimico, a quello biologico tutti dicono che i loro prodotti sono naturali, in realtà io penso che la parola naturale sia usata a sproposito cerco di spiegarmi meglio.
Mi capita spesso soprattutto in primavera di imbattermi in fiori dei più vari di quelli coltivati nei nostri giardini e vederli fiorire nei posti più impensati, mi è dispiaciuto ad esempio non fotografare dei bellissimi tulipani visti fiorire su una scarpata di una strada erano tre cresciuto in mezzo a una marea di erbe infestanti, a volte abbiamo grosse difficoltà a farli crescere rigogliosi nel giardino ma là in quel terreno che sembrava ostile erano cresciuti in maniera splendida, la natura aveva fatto tutto da sola, sicuramente qualcuno aveva gettato i bulbi e il resto era avvenuto in maniera naturale senza il classico trapianto.
Perché ho raccontato tutto questo, solo per dimostrare che naturale a mio avviso è solo quello che crea il minor impatto nell’ambiente, sicuramente non l’agricoltura chimica che smuove la terra in profondità e poi la riempie di schifezze, ma penso che anche l’agricoltura biologica in qualche modo non si possa definire naturale, in quanto smuove il terreno e vi apporta degli ammendanti che sebbene sono naturali sempre di ammendanti si tratta, anche l’agricoltura sinergica smuove il terreno sebbene lo faccia solo la prima volta sempre vi è questo intervento invasivo sul terreno e questo mi fa pensare che smuovere il terreno non sia così naturale.
Solamente la tecnica di coltivazione di Fukuoka reputo realmente naturale, in quanto non va a smuovere il terreno, perciò avviene tutto naturalmente, vi è solo la caduta del seme e poi pensa la natura a fare il suo corso.
Per anni si è continuato a ritenere secondo me erroneamente che la sua tecnica di coltivazione funzionasse solo in Giappone, poi si è tentato di esportarla e i semi sono stati inseriti all’interno di palline d’argilla per permettere loro di germogliare, io stesso per anni mi sono ostinato a seminare senza ottenere risultati solo perché ero distratto e non osservavo i tulipani nascere da soli sulla scarpata della strada.
Purtroppo l’uomo pecca di superbia e si ostina a non osservare la natura che lo circonda, se il metodo di Fukuoka non funzionasse la terra sarebbe un deserto, e invece questo sistema funziona da sempre è insito nella natura e Fukuoka non ha inventato nulla ha solo guardato la natura, era tutto davanti ai suoi occhi, ma tutto questo è anche davanti ai nostri occhi, la vera coltivazione naturale.

mercoledì 20 maggio 2009

FAGIOLINI ALLA FUKUOKA

Per gli amanti delle zero lavorazioni sono nati i fagiolini, mi gaso e penso di essere il Fukuoka degli appennini, non sono nemmeno stati messi nelle palline d'argilla, ma solo buttati là e coperti con lo sfalcio del fieno!!!!!!
Questa foto non centra niente ma mi piaceva e l'ho inserita sono i fiori femminili dell'actinidia, peccato che la pianta maschile ha i fiori latitanti......

WORK IN PROGRESS TOP-BAR

Breve aggiornamento sulle api, da sopra a sotto ho messo lo sciame secondario nella Top-bar, devo dire che il risultato ottenuto sembra una cosa da terzo mondo, mi devo inchinare al risutato di orto di carta senior e junior che hanno fatto una top-bar quasi da fighetti, la mia per ora è ancora priva di coperchio, ma io sono fatto così.
La mia prima arnia è stata dotata di melario e oggi 20 maggio ho cominciato a vedere i primi fiori di acacia.
Lo sciame primario è stato portato a 10 telaini, sottraendone tre a quello secondario, a questo punto se tutto va bene verso la fine della prossima settimana inserisco l'ultimo telaino e la porto a 11, così avrò un'arnia molto forte.
Lo sciame secondario è andato nella top-bar con due telaini più ho aggiunto un terzo telaino iniziato e vedremo cosa succederà, la stagione quà è solo all'inizio, per ora hanno raccolto su fiori secondari, ippocastano, quercia ecc.
Restiamo in attesa dell'acacia che da i primi fiori e poi del castagno.

Più la guardo e più sembra apicultura da terzo mondo, .......

WORK IN PROGRESS

Dopo un breve periodo di latitanza ritorno a scrivere, ma questa volta niente orto ne api,
in questi 10 giorni lavori di muratura, costruzione di un muretto a secco in alto in quanto era franato e poi via sassi, sabbia e camento.
Fuori uno.
Fuori due, e ora dovrò riempire di terra, si ma con calma.
Poi tanto visto che ero nei lavori altro muretto.
Ma in questi giorni non so se sono i sassi ma fa proprio caldo.

domenica 10 maggio 2009

DOMENICA GARDEN

Oggi ho sistemato una piccola aiuola con qualche fiore, in stile tradizionale......
L'orto diversamente abile vede le sue verdure che cominciano a svilupparsi, crescono le bietole, crescono le zucchine, sembra promettere bene.
L'orto lasagna finalmente si è popolato, queste giornate di sole lo hanno stimolato!

Anche se a tutt'oggi la situazione sull'appennino è ancora questa, la neve non se ne vuole andare via, il giorno 7 è stato il più caldo e c'è stata una piccola slavina, lassù crescono i mirtilli, ma se non comincia a fare caldo veramente la stagione sarà deludente.
Sul fronte funghi per ora sono nati solo i prugnoli.

AGGIORNAMENTO SULLE API


Note sulla vita dell'alveare
Il giorno 7 maggio ho recuperato uno sciame secondario, fratello del primo gruppo di api selvatiche, provvisoriamente sono in un pigliasciami, ma dovrebbero andare ad abitare nella top-bar che sta procedendo spedita, dopo aver risolto alcuni dettagli abbastanza rilevanti.
Il primo sciame selvatico l'ho travasato in un'arnia a vetri da 11 telaini il 9 maggio.
Purtroppo la giornata con vento non mi ha permesso una visita accurata, ma solo il travaso.


Data Situazione Meteo Note

03/05/09 Sereno Leggermente ventoso
04/05/09 Pioggia .
05/05/09 Sereno Lievi velature
06/05/09 Sereno .
07/05/09 Sole Cielo terso con assenza di vento
08/05/09 Sereno Lievi velature
09/05/09 Sereno Leggermente ventoso


Fioriture in corso

Nella bassa valle 200 metri slm piena fioritura dell'acacia

martedì 5 maggio 2009

PALETTA E SECCHIELLO

Oggi la bella giornata mi ha messo energia perciò pronti via, colazione a Sarzana e poi diritti verso Marina di Massa, smessi vanga e zappa fuori secchiello e paletta alla faccia di cui oggi è in ufficio oppure a faticare nei campi, poi qua mica cascano i pioppi!!!!
La giornata è proprio calda, lungo l’autostrada i papaveri rossi sono in piena fioritura e questo mi ricorda quanto avanti sia la stagione qua al mare, c’è pure gente che prende il sole. In lontananza le cinque terre, magari ci vado la prossima volta e poi si puo mangiare del buon pesce in qualche ristorantino sul lungomare, vedremo.
Il bello di dove abito è che in mezz’ora sei a 1.000 metri su sull’appennino e camminando si può arrivare sopre i 1.800 metri, ma se la montagna oggi non ti garba in un’altra mezz’ora sei al mare.
Bel dilemma mare o monti, monti o mare.
Poi vuoi mettere andare al mare quando gli altri lavorano, niente code niente resse ne confusione.
Ciao, ciao!!!


TANTE FOTO POCHE PAROLE

Resoconto di domenica 3 maggio, bella giornata, i lavori non mancano ma preferisco far fotografie, l’appennino ha ancora la neve a partire dai 1.200 metri, qua si può vedere il Marmagna con i suoi 1.800 metri ancora ben fornito di suddetta neve,
il lilla è in piena fioritura, ma la foto del tiglio fa proprio schifo.
Il nuovo sciame di api selvatiche mi sembra bello tosto, ha fatto un tentativo di saccheggio alla mia arnia, devo ridurre la sua apertura, altrimenti qua mi ritrovo con un’arnia orfana, il primo giorno di calma piatta (ovvero assenza di vento cosa qua un po’ rara) dovrò fare un’accurata ispezione delle api per capire bene come stanno le cose.

I soliti danni dei caprioli alle giovani piante.
L’orto diversamente abile è terminato, mi sembra fin troppo alto, vedremo in seguito, per ora aspettiamo che cresca quello che ho piantato.
L’orto lasagna è finito,
e cominciano a spuntare le patate.
Fagioli seminati con il sistema zero lavorazioni, messi nel prato falciato e ricoperti d’erba, per ora aspettiamo.

Patate sotto i cartoni.

Patate seminate con il sistema zero lavorazioni, le ho messe nel prato falciato e poi le o ricoperte d’erba, non mi resta che aspettare.
Davvero grossa fatica questo tipo di semina.....

Innesto di susino fatto quest'anno.
Innesto di susino fatto lo scorso anno.
Il melo golden delicius in piena fioritura.
Niente di meglio da fare che andare a vedere i cavalli al pascolo.
Domenica impegnativa....











domenica 3 maggio 2009

APPUNTI SULLE API

Inizio e rispolvero una vecchia abitudine che avevo anni fa quando conducevo il mio primo apiario, quello di segnare la situazione meteo e le varie fioriture che si susseguono durante l’anno più una serie di note collegate alla vita dell’apiario.
Uno si chiederà cosa serve tutto questo, nell’immediato non molto se non raccogliere tutta una serie di dati, ma nel corso del secondo, terzo anno e così via ci può essere d’aiuto nella conduzione del nostro apiario, mi spiego meglio, questi dati servono soprattutto all’inizio della stagione, e le fioriture spia ovvero quelle che in qualche modo danno delle svolte al progredire della stagione apistica ci possono aiutare a comprendere cosa avviene all’interno dell’alveare senza doverlo aprire.
Possiamo capire molte cose guardando le fioriture, guardando le api di ritorno dall’alveare e in partenza e guardando la situazione meteo, in questo modo ci evitiamo delle inutili visite alle arnie.

Data Situazione Meteo Note
26/04/09 Pioggia A tratti precipitazioni intense
27/04/09 Pioggia .
28/04/09 Pioggia Precipitazioni intense
29/04/09 Pioggia Neve sopra i 900 metri
30/04/09 Nuvoloso Scarse precipitazioni, freddo
01/05/09 Sereno .
02/05/09 Sereno Aumento della temperatura

Fioriture in corso
Piena fioritura dell’acero

Note sulla vita dell’alveare
Il 02/05/09 alle ore 20,00 ho preso uno sciame uscito in giornata dal famoso alveare che da anni ammiro sulla facciata di una casa, posso dire finalmente di avere uno sciame selvatico, si era posato su uno staccato a 20 cm da terra, per ora l’ho posizionato in un prendi sciami. Possiamo dire che si tratta di uno sciame primario, in quanto si è fermato a circa 15/20 metri dal luogo di partenza.
Non ci sono foto ero impreparato all'evento!
Lo sciame regalatomi il 19/04/09 è stato portato su 10 telaini di cui 2 sagomati diversamente per formare il nucleo di partenza per l’arnia Top-bar, l’inserimento è avvenuto in data 01/05/09 e la visita è stata sommaria a causa del lieve vento che tirava e disturbava le api, l’alimentazione stimolante è stata sospesa, si nota un gran traffico durante la giornata con bottinatrici che portano polline, il 02/05/09 ho registrato gli ultimi rientri di api bottinatrici verso le 19,50 segno che l’arnia a vetri permette alle api di sfruttare maggiormente la giornata.