domenica 30 giugno 2013

Etico e solidale o Km zero

In questi giorni mi sono posto una domanda giravo per un negozio specializzato in prodotti BIO, tra gli scaffali mi sono reso conto che la proprietaria oltre a tanti prodotti a Km zero Bio ha molti prodotti del mercato equo e solidale e mi è sorta la domanda di cosa sarebbe stato meglio acquistare, chi privilegiare, non so voi come la pensiate, ma la mia risposta è arrivata nel momento in cui ho preso in mano un pacchetto di ceci provenienti dal Libano mercato equo e solidale, su un prodotto come i ceci sono per il Km zero Bio, abbiamo un buon prodotto italiano e mi sembra sprecato comperarli dal Libano, per sostenere i coltivatori del mercato equo e solidale meglio comperare altri prodotti, e poi i ceci se possiamo coltiviamoceli da soli, sono facili da coltivare, non necessitano di tante cure, e anche questo è un modo per combattere la crisi e il sistema.

mercoledì 5 giugno 2013

Zea mays

Si fa presto a dire mais, ma poi se cominci a guardarti attorno a coltivarlo questo mais, cominci a raccontarlo, allora le cose si complicano, non è più tutto così semplice e cominci a scoprire che il mais non è solo giallo, non è solo per la polenta, non è solo............., esci dai luoghi comuni e ti si apre un mondo ai più sconosciuto.
Ecco il mio piccolo scrigno di semi, tutti diversi, forme diverse, colori diversi, dimensioni diverse, una biodiversità da salvare e scambiare.
Il mais della spina arriva da Cuneo, lo storo e il maranello dalle parti di Vicenza, il mais colorato americano che mi ha dato Giovanni in realtà si chiama Painted Mountain e si potrebbe continuare e raccontare la storia di ogni varietà, ma mi ha incuriosito il mais in cui mi sono imbattuto casualmente in questi giorni, trovato a un paio di Km da casa mia, la cosa strana che è un mais coltivato da moltissimi anni in una ristretta zona.  
Mi hanno regalato una pannocchia che (tempo permettendo) seminerò, assomiglia come chicco al dentone americano, come colorazione anche se è diversa al Painted Mountain, essendo un mais inusuale per le nostre parti sono portato a pensare che sia arrivato dall'America con gli emigranti che in queste zone sono stati molto attivi nell'andare e venire a partire dalla fine del 1800 fino agli inizi del 1900, ecco questo comincia ad essere un bel dilemma come si chiamerà questo mais e da dove è venuto, la persona che lo coltiva è sulla sessantina e prima di lui lo coltivava suo padre da sempre e la gente li lo ricorda coltivato da sempre, non resta che indagare........................