sabato 26 novembre 2011

Patona

 La patona o patuna pontremolese fa parte di quei mangiari poveri di una volta, ingredienti farina di castagne e acqua che vengono mescolati assieme.
 Si deve ottenere una pastella densa, una volta veniva cotta nei testi, oggi però ci basta un semplice forno.
 Io stendo la pastella su un foglio di carta da forno e la inforno per mezz'ora a 190 gradi circa.
 Una volta cotta si taglia a pezzi e si accompagna a ricotta, oppure stracchino, gorgonzola, oppure con pancetta e stracchino, o pancetta e ricotta.
Insomma un piatto povero d'altri tempi, direttemente dalla tradizione lunigianese.

venerdì 25 novembre 2011

Di musica e altre cose

Non ho mai parlato di musica, anche se la musica fa parte della nostra vita, ne voglio parlare perchè vent'anni fa moriva Freddie Mercury leader dei Queen, questo mi fa pensare a come passa il tempo, in tempi andati quanti artisti ho sentito cantare, e mentre gli altri organizzavano i cineforum io organizzavo il discoforum al mio paese, serate indimenticabili.
E poi serate passate con amici ad ascoltare musica, l'ultimo vinile uscito, avevo un'impianto per ascoltare musica che faceva invidia a una piccola discoteca, poi dopo il vinile è passato tanto tempo e le cose hanno corso veloci, ora si ascoltano mp3, ma la musica di una volta era altra cosa, era suonata con gli strumenti, ora basta un computer.
In quegli anni ci fu un evento che diede il via ai grandi concerti dopo un periodo difficile di grossa agitazione sociale i concerti di Patty Smith a Firenze e Bologna, eravamo nel 1979, io c'ero, da quel periodo in poi molti furono i concerti.
Io amavo le avanguardie, ascoltavo già musiche etniche che si affermarono solo più tardi, ascoltavo i cantautori, i grandi gruppi rock stranieri, poi un giorno ti svegli e scopri che è passato tanto tempo, che quel periodo fu un momento eccezionale per la musica forse anche aiutata dalle dilatazioni psicadeliche che favorirono la creatività, oggi è diverso vedo la musica piatta attorno a me.
Nel panorama italiano ascoltavo il primo Battiato con album come Fetus e Pollution, poi cantautori come Demetrios Stratos, Pierangelo Bertoli, Alberto Camerini, Eugenio Finardi, Alberto Radius, Loy e Altomare, ho sentito la Nannini quando non era nessuno, faceva da spalla prima del concerto vero e proprio di altri artisti, e ne avrei ancora molti, poi ascoltavo musica progressive Area, Banco del Mutuo Soccorso, Premiata Forneria Marconi, ma anche musica politica Stormy Six, Ivan Della Mea, musiche di amici miei come i Plastic Host, gruppo sul genere dadaista.
Lungo sarebbe l'elenco dei gruppi e artisti stranieri solo per elencarne qualcuno Jefferson Airplane con la loro musica psicadelica, Rolling Stones, Pink Floyd, Frenk Zappa, insomma sono stati anni intensi, la musica mi accompagnava, anzi ci accompagnava tutto il giorno, nascevano le prime radio libere, beh....
Ero sempre alla ricerca delle avanguardie musicali, e ora?, il mondo sembra diventato piatto, la musica sembra diventata piatta, anzi è diventata piatta, sono sparite le avanguardie e si continua a scopiazzare cose già viste, anzi già sentite.
L'era psicadelica è finita non dilata più la coscienza, sembra essere finita un'epoca, ma amo continuare a ricordare e metto una canzone in sottofondo, no anzi mi sono intergrato e altro non è che un MP3, pessimo suono e rimpiango le mie vecchie casse acustiche fatte costruire artigianalmente, sentivi la musica uscire e vibrare nell'aria e rimpiango il vinile e la puntina dello stereo, sembrano passati secoli e invece era solo ieri.

martedì 22 novembre 2011

Stagione che avanza

Stagione che avanza e volge al termine, per poi dare vita a un nuovo inizio.

venerdì 18 novembre 2011

RIBELLARSI E’ GIUSTO

Ribellarsi è giusto
è più che naturale
un gesto di rifiuto contro un sistema che ha tolto ogni speranza
che ha derubato di un futuro,
solo la rivolta senza se e senza ma,
per poter ancora sperare
non in un futuro migliore ma semplicemente in un futuro.

sabato 5 novembre 2011

Il bacino idrografico del Magra

Alla luce delle recenti alluvioni e smottamenti mi sembra giusto illustrare il bacino idrografico del Magra, che non è composto solo dal fiume omonimo e dal fiume Vara, ma da un'altra infinità di piccoli torrenti e rii, tutto questo per una maggiore precisione di dettagli, nel post precedente ne descrivevo i confini, ora le sue acque.
Il fiume Magra inizia il suo corso nella serra che unisce il Monte Borgognone al monte Tavola, sul crinale Appenninico a circa 1400 metri e stende qualche ramo pure sulle pendici occidentali del secondo di questi monti.
Sbocca in mare dopo aver percorso circa 62 Km.; ha un bacino di 1655 km², è alimentato nella sua prima parte da piccole sorgive, sotto il paese di Groppodalosio incontra il primo torrente, presso l'abitato di Mignegno incontra il torrente Magriola e giunge fino a Pontremoli.
Qui giunti i suoi principali affluenti di sinistra sono: il torrente Caprio che proviene dal monte Orsaro percorrendo 8 Km., il torrente Bagnone di una certa importanza che nasce dai monti Brusà e Silara a circa 1500 m., con un percorso di 8 Km., rimpinguato dai torrenti Rendivalle, Acquetta e con il fosso Mangiola;
il torrente Civiglia che nasce dal monte S. Antonio;
il torrente Taverone composto di due rami: Taverone di Comano e Taverone di Linari che si congiungono dopo 7 Km., e sboccano nel Magra dopo altri 16 Km.;
il fiume Aulella maggiore dei confluenti di sinistra per ampiezza del suo bacino e per quantità di acqua.
Ha origine sulle falde occidentali del monte Tondo a circa 1500 m. ed ha un percorso di circa 28 Km., nel tronco che termina a Casola di Lunigiana riceve a destra il fosso della Selva o di Verdiana e a sinistra il fosso Montefiore. Presso Casola confluiscono nell'Aulella il torrente Tassonara, e il Lucido ricco dell'acqua di molte sorgenti, si distingue in due rami, il Lucido di Vinca che scende dai Monti Sagro e Pizzo d'Uccello, arricchendosi di molte sorgenti ed accogliendo il fosso Canalonga ed il canale del Ri; mentre il Lucido di Equi scende povero d'acqua con il nome di Canale di Cerreto dal monte Baldozzana a circa 515 m.; rimpinguandosi poi con la sorgente detta acqua di Palata e con i torrenti: Ferraneto, Ugliano e Solco e con il fosso Fagli.
L'Aulella riceve anche il fosso Tufo e il torrente Rosaro che nasce con il nome di Pezzalunga dal monte La Nuda a 1400 m. con un percorso di 20 Km., ricevendo le sorgenti Tecchia della Rosa e passando per il lago Lungo (Padule).
Il Rosaro presso Sassalbo incontra a destra il rio Torbido, quasi sempre asciutto, ed a sinistra il rio Secco, che , ironia del nome, non asciuga mai, quindi il torrente Mommio.
L'Aulella riceve ancora, a destra il torrente Arcinazzo ed a sinistra il Bardine.
Sono pure affluenti del Magra i piccoli rivi: Falcinello, Calcandola ed Isolone scendenti dalle colline di Sarzana, e il torrente Bettigna che scende dal monte Bastione.
Ripartendo da Pontremoli ora vediamo gli affluenti di destra che sono: il Verde che nasce tra i monti Boschetto e Spiaggi a circa 1450 m., con un percorso di 15 Km., ricco d'acqua in ogni stagione raccoglie le acque dei torrenti Verdesina e Belinga; il Gordana che nasce alle falde del monte Gottero raccogliendo le acque di numerose polle e dei torrenti Muriccio, Vaccareccia, Fiume, Rumore e Dorgiola; il Teglia che ha origine dal monte Tondo e percorre 12 Km.; la Mangiola  che nasce sotto il monte Cornoviglio a circa 1000 m., e percorre 8 Km.; la Geriola che ha origine alla base del monte Corniviglio e percorre 6,5 Km.; l'Osca che nasce con diversi rami alle falde del monte Cornoviglio e percorre 8 Km.; il Pénolo che nasce a Giovagallo e percorre 4 Km.; il Cisolagna che nasce dal monte Poggio e percorre 4,5 Km.; il fiume Vara che è il maggiore affluente del Magra per lunghezza di corso e per ampiezza di bacino, Km² 590, nasce dal monte Zatta a ovest del paese di Varese ad un'altitudine di 1400 m., e dopo un percorso di circa 58 Km., si getta nel Magra presso l'abitato di Vezzano a 16 Km. dalla foce.
Il Vara ha numerosi affluenti sulla destra, i principali torrenti sono: il Borsa o Borza che discende da monte Porcile e percorre 9 Km.; il Torza che scende dalle pendici del monte Groppi a 500 m. e percorre 8 Km.; il Travo o Trabucco che nasce dal monte Groppi e percorre 11 Km.; il Malacqua o Malegua che discende da Monte Brazzo percorrendo 7,5 Km. con gli affluenti Carponera e Carasola;
il Trebano, l'Agnola, il Roncasetto, il Tuvo, il Pugliaschina con gli affluenti Ago, Redanega e Cassana;
il Pignone che scende dal monte Malpertuso e si unisce al rio Casale, percorrendo 14 Km.;
il Ricco che nasce dal monte Gagionara; il Gaveglia che nasce dai monti Cuna e Parodi e percorre 12 Km.; il Gambertano, il Gorda, la Durasca che scende da Marinasco e il Bottagna.
Sono affluenti di sinistra del Vara i torrenti: il Chilionella, la Scagliona, il Corvara, la Stora che scende da monte Scassello, la Durla che nasce da monte Gottero, la Raschia, la Gottera il maggior affluente del Vara che proviene da monte Focetto, la Mangia che nasce da Zignago e s'impingua con le acque del Cassarola, la Cravegnola o Gravegnola che raccoglie i rivi scendenti dal monte Dragnone, della Gruzza da Veppo, e l'Usurana che nasce da monte Cornoviglio.
A completare il bacino idrografico del fiume Magra troviamo il torrente Carrione che nasce da monte Spallone a 1400 m. col nome di Giachetto fino a Colonnata ed ha un percorso di 14 Km. con discreta portata e un bacino di 52 Km². Alla sua destra viene ingrossato dal Canale di Torano che nasce presso Campo Cecina ad ovest del monte Boria, con il nome di Valle d'Abbia, che cambia in quello di Canale Percinacchia, finchè poco prima dell'abitato di Torano incontra la valle di Ravacchione, ed il canale Sponda;
dal canale di Gragnana, detto al principio canale della Tecchia, sussidiato dalle due valli di Salto e di Liccia, poi da quella di Castelpoggio; alla destra sbocca il torrente Valenza.
Altro torrente importante è il Frigido che nasce dal monte sagro a 1600 m. d'altezza col nome di rio Secco e di canale Fondone, ha un percorso di 14 Km. e la sua portata oscilla grandemente secondo le precipitazioni meteoriche. Esso ha un bacino di 56 Km², suoi affluenti di destra sono il canale di Renana o torrente di Guadine che ha un percorso di 5 Km., il fosso del Cartaro che ha un percorso di circa mezzo chilometro e raccoglie le acque della polla del Cartaro e il fosso di Bergiola.
Affluenti di sinistra sono: il fosso Nero o d'Antona che nasce dalla sorgente Buca; il fosso di Piastra ed il fosso delle Campanelle.
Vi sono infine alcuni corsi d'acqua minori, abbiamo tra il fiume Magra e il Carrione, il torrente Parmignola che scende dai monti La Pizza e Pizzicato immetendosi direttamente nel mare, separando la pianura lunense dalla pianura litoranea di Avenza.
Nel tratto litoraneo opposto oltre la foce del Magra vi sono diversi rivi, torrentelli e fossi con bacini di pochissima importanza.
Nel golfo della Spezia si versano, scendendo dalle alture orientali i torrenti di Fiascherino, il Quercio, che scende da monte Brangi, il Partigide presso Santerenzo, la Fossa Mastra, il canale di Ferrarezza, il canale dei Cappelletti, la Dorgia vecchia.
Scendono dai monti occidentali i canali : di Biassa, il Fabiano, il Caporacca, l'Abbeveratoio del Neto, tutti corsi d'acqua quasi sempre asciutti, meno la Fossa Mastra, che raccoglie nella pianura degli Stagnoni molti canaletti.
Nella zona del mar Ligure mettono foce: il torrente Deiva diviso in tre rami di Mezzima, di Piazza e di Castagnola, i torrenti Rossara e Raboasco, il primo sbocca alla stazione ferroviaria di Bonassola, il secondo passa in vicinanza del paese, il torrente Canterana presso Levanto, il torrente Vernazza che attraversa il paese omonimo, il rio Molinello presso Corniglia, il canale del Groppo presso Manarola, il torrente Vallecchia ed il rio Maggiore presso la stazione ferroviaria di Riomaggiore.
Rimando alla prossima volta il discorso su sorgenti, laghi, acquitrini e acque minerali presenti nel nostro bacino, quanto scritto è stato tratto dagli studi fatti da C. Caselli.