venerdì 2 ottobre 2009

ORTI DI CRISI

Prendo spunto dal mio ultimo post che mi sembrava terminato in maniera spiccia, senza dare una mia visione della crisi, ma veniamo al titolo del post “orti di crisi” che ricordano vagamente quelli di guerra anche se con dei distinguo, ho voluto coniare questa nuova espressione in quanto credo saranno forse l’unica possibilità di sopravvivenza per molti, non importa se gestiti in modo sinergico, naturale, lasagna, il modo di gestione passerà in secondo piano e rimarranno solo e nient’altro che orti di crisi che potranno dare da sfamare a molti.
Ma tornando alla crisi e cercando di capire un pò meglio la situazione, quando parlavo dei piccoli paesi e delle piccole comunità come unico sbocco della crisi che ci aspetta, intendo una crisi che arriverà un pò alla volta alla spicciolata che sarà per molti ma non per tutti, quando inizia la crisi?, semplice quando perdi il lavoro, oggi la disoccupazione in Europa è al 9,6% un dato molto preoccupante, quando perdi la casa in quanto non riesci a pagare il mutuo, ecco questi già sono due momenti in cui la gente entra nella crisi, vi entra alla spicciolata, non possiede più il tenore di vita di prima, poi vi è un secondo indicatore il picco del petrolio che è entrato nella fase di declino, non illudiamoci, non sarà una cosa improvvisa, sara un lento scivolare con aumento dei prezzi a catena, continuo, tutto questo porterà la gente a perdere il tenore di vita attuale, sarà scivolare nella povertà, gli alimenti costeranno cari, l’energia costerà cara, le risorse del mondo finiranno in mano a pochi, e gli altri entreranno nella povertà, e dove c’è povertà là avremo anche il maggior numero di vite che andranno perse per denutrizione, con la denutrizione, si è più esposti alle malattie e considerando che le epidemie e pestilenze nel mondo sono continuamente andate e venute in un alternarsi ciclico, porterà a una diminuzione del genere unano sopratutto tra i più deboli.
In questa sintesi ristretta stà il concetto di orti di crisi visti come unico spiraglio di sopravvivenza, siano anche orti da balcone, potrebbero essere una delle poche fonti di cibo per molta gente.

5 commenti:

TroppoBarba ha detto...

Un pelino pessimista.

mauri ha detto...

No forse realistà, o che ne sò.....

g ha detto...

pro memoria: acquistare un'arma da fuoco a lunga gittata per difendere l'orto di crisi...
Giam

equipaje ha detto...

proporrei questo http://it.wikipedia.org/wiki/BGM-71_TOW

mauri ha detto...

Bella l’idea, potrei creare un orto serratura un po’ più elevato in altezza con maggiore spazio interno e con tanto di armamento leggero e pesante all’ interno e controllare l’orto, e magari riuscirei a proteggere il basilico da quello che lo viene a raccogliere perché lui ama fare il pesto, e si ostina a non coltivarlo e me lo frega, lo difenderei da quello che viene a raccogliersi le mele perché a lui piacciono asprigne, ma dico io possibile che io non riesca a raccoglierle mature perché questo le raccoglie prima di me?, e poi magari potrei avere anche carne fresca, cinghiali ecc. Insomma difendere con le unghie e con i denti pomodori e zucchini, che piacciono anche a me oltre che ai miei vicini.