venerdì 27 marzo 2009

LUPPOLO

E’ arrivato il momento di andare a raccogliere il giovani germogli di luppolo, espressione di una cucina povera e semplice di altri tempi, ma come spesso accade le cose semplici di un tempo finiscono per essere apprezzate e riscoperte dopo molti anni. La cosa interessante è che non serve coltivarlo è disponibile in un momento dell’anno in cui scarseggiano le verdure, basta andarlo a raccogliere.

Nome volgare: luppolo (latino: Humulus lupulus)
Chiamato anche nei vari dialetti: blaudin, lupari, lepone, bruscandolo, luartin, loertiss, revertis, bruscandoli, vitaglie, fioranzesi, bruscansi, urtizzons, aspargina, vartis, reverdixe, lupol, orticaccio, votticella.

Storia
Il luppolo era noto già agli antichi egizi che lo usavano come erba medicinale, ne parla anche Plinio il Vecchio (23/24-79 d.C.) paragonando ad un lupo essendo nocivo per l’albero come un lupo per un gregge di pecore. La prima esperienza di coltivazione in Italia risale intorno al 1850.

Habitat
Cresce spontaneamente fino a 1.200 metri d’altezza lungo corsi d’acqua, siepi e margini di boschi.
Morfologia
E’ una pianta a fiore (angiosperma) appartenente, come la canapa, alla famiglia delle Cannabaceae, ordine delle Urticali. Pianta rampicante poliennale destrogira (si avvolge sui sostegni in senso orario) le cui radici possono durare anche 25 anni Con l'inizio della primavera, dalle radici inizia la crescita della parte aerea della pianta i cui getti, in condizioni climatiche ideali, crescono mediamente 10 centimetri al giorno. Il periodo vegetativo del luppolo è di circa 5 mesi; nei primi 3 mesi del suo sviluppo (aprile - giugno) la pianta raggiunge circa 7/8 metri di altezza mentre nei restanti 2 mesi (luglio - agosto) avvengono le fasi di fioritura e maturazione.
Foglie opposte, ai nodi del fusto, con lamina circolare palmato 3-lobata con denti acuti ; Infiorescenza maschile lunga circa 10 cm, a forma di pannocchia con fiori bianco-gialli, quella femminile ovata, simile ad una pigna pendula, formata da bratee membranacee ovato-acuminate di colore verde chiaro, fiorisce da maggio ad agosto.

Uso:
Birra
Il luppolo viene usato soprattutto nella produzione della birra per dare il sapore amaro che copre il dolciastro del malto, inoltre contribuisce a formarne l’aroma, funge da conservante naturale e aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra per renderla più limpida.
Cucina
Si raccolgono i getti apicali della pianta di luppolo selvatico e comunque la parte tenera diciamo gli ultimi 20 centimetri nel periodo che va da marzo a maggio, più sono grossi di diametro e più sono gustosi. I germogli sono da considerarsi un alimento ipocalorico, con proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative, purificatori del sangue e stimolanti delle funzioni epatiche.
Si usano lessati, per fare dei risotti, per fare delle minestre, assieme ad altre verdure per fare torte salate, per fare frittate.
Lessare per 15-20 minuti, condire con olio, sale e limone.
Uso terapeutico
Le proprietà medicinali di questa pianta sono contenute solo nelle infiorescenze femminili, che vanno raccolte dall’estate inoltrata all’autunno, essiccate all’ombra e conservate in vasi di vetro, per non più di un anno, al riparo dalla luce e dall’umidità. Bisogna fare attenzione a non confusi con i rami fioriferi di altre piante solo a prima vista simili, quali l’ornithogalum che conta diverse specie alcune delle quali contengono la colchina che è un alcaloide (tossico).
I componenti principali del luppolo sono una resina ed un olio volatile. Il luppolo è più comunemente usato per il suo effetto calmante sul sistema nervoso. Il luppolo è un eccellente sedativo - usato per migliorare il sonno - e negli sciroppi per la tosse.
La tisana di luppolo viene usata per la diarrea nervosa, insonnia e agitazione.
Gli impacchi di luppolo sono usati per dolori, scottature, ascessi.
Il miele con il luppolo viene usato per la bronchite.
Le informazioni sopra riportate sono a fine descrittivo illustrativo e non sono riferibili ne a prescrizioni ne a consigli medici.
Come tutte le erbe che hanno effetti sedativi (valeriana, passiflora, ecc.) il luppolo può avere un effetto depressivo additivo usato assieme a antipsicotici e benzodiazepine. A causa del potenziale negativo sulla salute, bisogna prestare molta attenzione se usato assieme a tutti i farmaci che hanno funzione antidepressiva, sedativa e anticonvulsivante.
Liquori
Una ricetta che ho trovato ma non ho ancora provato
Grappa al luppolo
Ingredienti:
30 fiori di luppolo
3 cucchiai di zucchero
1,5 dl di grappa
Cospargere il luppolo di zucchero e lasciarlo macerare per 3 giorni. Unire la grappa e lasciare il recipiente ben chiuso al sole per 20 giorni agitandolo ogni tanto, poi metterlo in cantina per 30 giorni. Trascorso il tempo filtrare con un telo a trama fitta e buona bevuta.

Curiosità
Nella tradizione i fiori di luppolo venivano usati per riempire i cuscini come aiuto per dormire bene. In alcuni paesi dell’Europa viene ancora usato come rimedio per l’insonnia.

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