domenica 23 maggio 2010

Tagliare la legna

Esiste il detto che la legna scalda due volte, una quando la tagli e una quando la bruci, e posso confermare che è la verità. Ogni anno taglio dai 100 ai 150 quintali di legna, prima si tagliano le piante e si fanno a pezzi trasportabili che vanno radunati in un posto accessibile, poi generalmente uno chiama lo spaccalegna che viene la sega di misura e te la rende a pezzi, ma io continuo imperterrito a fare da me, fino allo scorso anno usando la capretta qua sotto nella foto, è un lavoro abbastanza faticoso che solitamente si fa in due, uno prende i tronchi li appoggia sulla capretta e un'altra persona taglia. Ecco questo non vale per me, che da individualista/anarco/autarchico faccio da solo, ma da quest'anno ho deciso che i lavori da fare sono troppi ed allora sono passato a un sistema industriale.
Se prima potevo tagliare qualche Kg. di legna per volta, ora con il sistema che ho escogitato posso tagliare circa 6 quintali alla volta con notevole risparmio di energia e fatica, e continuando a lavorare allegramente da solo con una resa maggiore rispetto a quella di prima anche se fossimo stati in due. Possiamo vedere nella foto la legna che è stata preparata per il taglio.
Una prima rifilata ai lati per poi passare a un taglio centrale e il lavoro è concluso.
E' stata costruita una struttura in ferro ma si potrebbe benissimo farla in legno, mi permette di lavorare oltre che sul rifilo a dastra e sinistra anche sul davanit e sul dietro in quanto ho costruito una struttura con una lunghezza doppia della lama della motosega.
Ecco qua il lavoro finito, inserisco un paio di misure per chi volesse cimentarsi, abbiamo una larghezza di 40 cm. per una lunghezza di 80 cm. con una barra a metà lunghezza, l'altezza utile per contenere la legna è di 80 cm., abbiamo inoltre quattro piedi che tengono sollevata la struttura da terra di 20 cm.
Bisogna avre l'accortezza di ribassare le due barre che tengono unita la struttura dalla parte del taglio e ricoprirle con un piccolo travetto per evitare che quando si taglia la catena della motosega vada a sbattere contro il ferro.
Il lavoro diventa rapido e con grande resa, non rimane che accatastarla (eventualmente spaccarla) in attesa del prossimo inverno.

6 commenti:

Sara ha detto...

Ciao Mauri! che alberi sono?da qua non li riconosco....complimenti per il tuo sistema!
Sara

Sara ha detto...

Io ho lavorato nel bosco per più di due anni, sapessi quanta legna ho spostato...

Harlock ha detto...

...sei sicuro che scalda solo due volte? :-)

Mi sembra un ottimo sistema, anche se preferisco il banco sega. Ne ho adattato uno al trattorino, lo attacco al sollevatore e lo sposto dove voglio.

mauri ha detto...

@ Sara - Cerro, ovvero
Quercus cerris.
Albero alto 30-35 m.con tronco diritto e slanciato, chioma ovale allungata di media ampiezza. Giusto per la precisione!
Due anni, chissà quanta fatica :)
@ Harlock - Forse anche tre o quattro ti riscalda. Il banco sega con il trattorino, si è ottimo ma lo trovo troppo figlio dell'era industriale, io cerco di essere minimalista :)

Sara ha detto...

Il problema era che ci pagavano poco....

mauri ha detto...

@ Sara - Purtroppo quello di pagare poco è una piaga sociale, e quelli che ti pagano pensano di dartene sempre troppi :)