lunedì 9 novembre 2009

EDIBILE

Non commestibile oppure commestibile, edibile, manducabile?
Zucche non commestibili, questo era il discorso, ma voglio partire un po’ più alla larga, come mio solito, preciso che quanto scrivo lo ritengo assimilabile solo alle verdure del mio orto in quanto so cosa uso per combattere i vari attacchi di insetti, funghi, ecc., cioè non uso nulla, tranne la raccolta manuale e l’estirpazione delle piante malate o infette in modo manuale.
Perché questa premessa?, semplice, facciamo un esempio: la carota, cosa usate di solito?, la radice, ma io vi assicuro che anche le foglie della carota sono buone e commestibili, ricche di vitamine e un sacco di altre cose, tralasciamo un attimo il come cucinarle, il mercato o meglio la filiera agroalimentare che fornisce le carote al verduraio o al supermercato, non prende in considerazione che si possano usare e pertanto le foglie potrebbero avere delle schifezze appiccicate, e magari non sono nemmeno passati i giorni di sicurezza per il consumo, quindi rischiate di rimanere intossicati non dalle foglie di carota ma da quello che si portano appresso. Quindi attenzione a cosa usate, rischiate di mangiare una montagna di chimica, che certo non vi aiuta a digerire!
Ora prima di proseguire prendete carta e penna e scrivete tutte le verdure che abitualmente consumate, senza barare, io da par mio scriverò alcune di quelle che comunemente troviamo dal verduraio.
Patate, carote, cipolle, sedano, porri, fagioli, piselli, pomodori, insalata, radicchio, pomodori, melanzane, zucchini, verze, cappucci, cavolfiori.
Dalla nostra lista possiamo notare che le verdure abitualmente usate sono molto poche, in realtà conosciamo e usiamo veramente poche verdure e di quelle conosciute usiamo il più delle volte solo una parte privandoci di fonti eccellenti di vitamine, sali minerali, fibre, ecc.
Parlavamo prima della carota, ma se prendiamo il porro è tutto commestibile comprese le radici filamentose e la parte verde delle foglie, ma voglio tralasciare questo argomento in quanto finiremo a parlare dell’energia sottile che queste verdure ci trasmettono.
Tutte le verdure si possono mangiare sia cotte che crude, non esistono verdure che non si possono mangiare crude, caso mai dovremo parlare circa le quantità, in quanto dosi massicce di qualsiasi tipo di verdura possono creare degli squilibri, a volte dosi elevate diventano tossiche per sovraccarico di alcuni elementi in esse presenti.
Sempre nell’argomento posso dire che quando vado nell’orto e il tempo è asciutto, raccolgo una carota, la sfrego con le mani e la mangio, non serve lavarla, ha solo tracce di terra attorno, il che non è molto diverso da quando sciolgo dell’argilla nel bicchiere e me la bevo, sempre terra è!
Forse sto facendo troppe premesse, ma mi sembra necessario, poi equipaje dirà per l’ennesima volta sono partito da Adamo e Eva.
Veniamo alle zucche, la stragrande maggioranza delle zucche si possono mangiare, tranne quella cosi detta della spugna e quelle usate come contenitori, in quanto hanno una buccia spessa e dura, quelle di Halloween è tutta una strategia commerciale, sono meno saporite, ma si possono mangiare, (se te le sei coltivate nell’orto di casa) su quelle coltivate “industrialmente” dubito non conoscendo come sono state coltivate (probabilmente usando delle enormi schifezze).
Generalmente queste zucche sono usate per l’alimentazione animale, ma vanno bene anche per gli uomini, sono solo meno saporite, ma questa è un’altra storia
Altra cosa da dire, che sicuramente farà girare le budella e anche qualcos’altro, se andiamo nel regno animale, quasi tutto è commestibile, basta guardare cosa mangiano i cinesi, dai cani ai serpenti, passando per altre cose che noi consideriamo schifezze, mai ci sogneremo di mangiare il cane e io mai consumerei il mio, ma con questo non vuol dire che non sia commestibile, noi mangiamo la carne di cavallo, gli inglesi no, in quanto lo considerano un’animale di compagnia alla stregua del cane.
Stessa cosa dicasi dei funghi, si possono mangiare quasi tutti (eccezion fatta per un paio), ma allo stesso tempo fanno tutti male, in quanto sono gli spazzini del bosco e tutte le tossine le raccolgono, qua parliamo di quantità, andrebbero sempre mangiati con moderazione, perché anche ingozzarsi di porcini non fa eccessivamente bene al nostro organismo.
Noi possiamo mangiare un’infinità di cose, fiori compresi, dalle viole alle primule, i fiori di boraggine, di zucca, d’acacia, su alcuni bisogna avere delle precauzioni in quanto se non si conoscono si rischia delle leggere intossicazioni come nel caso del sambuco in quanto ne esistono molti simili e si rischia di confonderli,c onfondendo la pianta.
Persino la nostra urina, avendo cura di scartare la parte iniziale e la finale è buona da bere, sicuramente meglio di tante acque che escono da certi acquedotti di città.
Qua si tratta solo di conoscenza, e tanto maggiore è, tante più cose si possono consumare, se vogliamo parlare di foglie o piante spontanee o ancora germogli, sono commestibili le giovani foglie di vite, i germogli dei rovi, la borsa pastore e potremo creare liste infinite di cose commestibili, che nessuno usa perché non le sa usare o perché non le conosce, piante come la bardana con una radice eccezionale è sconosciuta ai più, considerata un’erbaccia priva di valore, ma se cammini per la strada e la indichi tutti rimangono stupiti, in quanto tutti l’abbiamo vista ma non la conosciamo.
Questa visione anarchica dell’orto, in cui l’orto diventa tutta la natura che ci circonda, ci porta a una visione dell’uomo raccoglitore e molto poco coltivatore, in cui sparisce l’energia usata per zappare, seminare, innaffiare, coltivare, in quanto la natura cresce spontanea, fa tutto da sé, senza bisogno dell’ausilio umano, tutto questo ci porta a dover sviluppare la conoscenza di piante e luoghi per poter raccogliere.
La cosa più avvincente è andare per prati e boschi a raccogliere foglie, fiori, radici, germogli, frutti per poi cucinare quanto si raccoglie, non vi è molta differenza fra un piatto di foglie di spinaci saltate e uno di foglie d’ortica saltate, la differenza consiste in tempo ed energia usata per coltivare gli spinaci, (per l’ortica zero energia e zero tempo).
Ora non voglio angosciarvi oltre, perché se per caso viene un periodo di oscurantismo mi tacciano di stregoneria e non vorrei finire al rogo, e poi non vorrei che possiate pensare in caso di mia prolungata assenza dal blog che sono morto avvelenato.
Forse abbiamo spaziato troppo ma mi piace l’idea del raccoglitore anarchico al quale rimane tanto tempo libero per pensare. :)

3 commenti:

TroppoBarba ha detto...

Mi e` passato l'appetito... :-P

Vera ha detto...

MMMM a me al contrario è venuto! è quasi ora di cassoni con le rosole (sarebbero circa delle piadine farcite di foglie di rosolaccio crudo, tritato e condito con sale olio e aglio) deve solo fare un pochino più freddo.
Brucate gente brucate! C'è solo da guadagnarci. Ma come consiglia Mauri attenti a scegliere il campo giusto senza schifezze spruzzate sopra

mauri ha detto...

Sono in netto ritardo con i commenti ma non importa.
@ troppobarba - anche a me è passato l'appetito, ho appena finito di mangiare :)
@ vera - se continua questo caldo per il rosolaccio c'è da aspettare, peccato che qua non si trova, però a me piace tanto :( vorrà dire che mi rifaccio con qualche altra erba, magari del bel crescione, devo solo trovare il tempo per andare fino al ruscello a raccoglierlo!