domenica 10 aprile 2011

Orto selvatico

 E’ l’alba di un nuovo giorno, ma il tormento mi era preso ieri sera, seduto in disparte, all’aperto a contemplare quello spicchio di luna che malamente illuminava quello che mi stava attorno, in lontananza macchine che solcavano l’autostrada direzione mare in cerca di uno scampolo di felicità, latrare di cani che rompe la notte, una moto che sfreccia laggiù, fa caldo, sembra una serata di luglio, pensieri che corrono veloci, poi un rumore vicino, venti o trenta metri, cinghiali che passano nella notte, sono le 22.30, rincaso e penso all’orto, ma io voglio un orto senza lavorare, sembra sempre lo stesso disco ma io cerco l’orto selvatico.

La notte è passata ma i pensieri sono rimasti, bevo un caffè e vado a camminare nel bosco, sono le 6.40, la luce è scarna, è caldo, sembra una mattina di luglio, con la differenza che non ci sono ancora le foglie negli alberi e questi primi abbozzi che escono dalle gemme non riescono a togliere quell’aria spettrale al bosco, poi finalmente il sole che sorge e tutto cambia, la luce cambia, mai i miei pensieri restano, torno a casa e comincio a cercare…….



Eccolo il prezzemolo, nato dove non doveva nascere, oltretutto l’acqua la riceve solo se piove e la porta il vento, i semi mi son caduti per caso, o forse no……
 Inutile dire sarà un pò piccolo ma è un porro, sicuramente saporito, nato anche lui per sbaglio là.
 Dell'aglio, ho dovuto conficcare due anni fa lo spicchio, e ora si arrangia, fatica un pò, ma ne basta veramente poco!
 La salvia, lei ha fatto tutto da sola, seme portato dal vento, sono proprio orgoglioso e voglio vederti crescere, brava.
 La fragola, uno stolone buttato là, già lo scorso anno ha avuto il coraggio di fare le fragole, sode profunate e gustose fuor di misura.
 La bietola, troppo facile, piantata una volta, al secondo anno va a seme, e poi fa tutto da sola, sono già riuscito a verele riprodursi per quattro anni di fila, non saranno come quelle comprate dall'ortolano, ma hanno il pregio che quando le metti in pentola sono tutta sostanza e poca acqua, con un gusto impareggiabile.
 Poi esiste anche quella parte di piante commestibili nel mio orto selvatico che non ti sognerai mai di seminare, queste infestanti che si avvolgono agli alberi e creano delle liane, che è dura estirpare, ma i teneri germogli sono delle prelibatezze, per minestre, frittate, lessate, fatica a coltivarle pari a zero.
 E che dire del rovo, dove infesta non te ne liberi più, ma quando i germogli sono teneri è ottimo per le minestre.
 Questa pianta quando ero piccolo la chiamavo pane e vino e mangiavo crude le sue sommità, quando è tenera è eccezionale messa nelle torte salate.
 I teneri germogli della borsa pastore ben si prestano per i più svariati usi culinari.
 L'ortica, fa parte di quelle piante che nessuno si sognerebbe coltivare, vive su terreni marginali e le sue sommità, quando la pianta è giovane sono buone per minestre, frittate, per torte salate, per ripieno di tortelli (ricotta e ortica), lessate, pianta straordinaria.
 E per frinire una pianta a radice, la bardana, solo le piante del primo anno sono buone in quanto la radice è tenera, al secondo anno diventa dura e stoppaciosa, pianta depurativa e fortificante.
Qua mi fermo altrimenti questo post diventa un polpettone, a dir la verità ne avrei a sfare di piante da inserire, per non parlare dei fiori mangerecci, ma ormai stà diventando sera un'altra volta e i pensieri del mio orto selvatico svaniscono, mi perdo ad osservare dei fiori, per il solo piacere di guardarli.
 Osservo i loro colori e mi ritorna alla mente ieri sera quando seduto a rimirare la luna, mi arrivavano  i soadenti profumi del lauro ceraso, una pianta solitaria in mezzo a un bosco che arriva a lambire le case.
 Il sole si appresta a tramontare e accarezza lieve ogni fiore.
 L'erica di bosco è in piena fioritura, tutti questi fiori così vicini, ragruppati, sembrano fermi, là ad aspettare, ma già il popolo "padano" è di ritorno, il nasto d'asfalto si riempie d'auto in fila, come un esercito, si appresta
ad attraversare la galleria della Cisa, domani tutti al lavoro, lo scampolo di felicità è già finito.
Ma io rimango cena con le verdure dell'orto selvatico, e aspetterò il prossimo fine settimana per vedervi passare in cerca di uno scampolo di felicità, se ci sarà!

11 commenti:

m.fidanzi ha detto...

forte!! bellissimo post!!!

m.fidanzi ha detto...

P.S. anch,io, quando vedo le auto che sfrecciano sull,autostrada, che vedo a circa un Km. in linea d,aria, penso alle persone che le guidano, ai loro sogni, ai loro pensieri, ai loro problemi o alle loro gioie, e mi dico; " vite che, si incrociano nella notte"!!! ciao Maria

semola ha detto...

Anch'io amo ricercare questi "doni" spontanei nel mio orto montano( che io chiamo "difficile" perchè tutto in salita e senz'acqua). Fai più spesso di questi "polpettoni" bellissimi!
Ciao Semola

mauri ha detto...

@ Maria - Ciao, che dire, l'ironia della sorte è che si parte in fila, si arriva nella bolgia e si ritorna in fila, si va al lavoro in fila, al supermercato si fa la fila, in posta si fa la fila, si passa una vita in fila e si scordano gli spazi aperti e quando camminando in mezzo a un bosco da soli ci si rende conto che non c'è nessuno ci assale la paura di essere soli, strane bestie questi umani :)
@ Semola - Orto difficile? ma perchè, forse le piante e le erbe non crescono da sole in montagna, l'orto difficile come lo chiami tu è difficile in montagna quanto in pianura, altrimenti che orto sarebbe, io cerco di inselvatichire e adattare ciò che l'uomo in centinaia di anni ha cercato di selezionare, una specie di processo al contrario!

Sara ha detto...

Che bel post! a me piacerebbe imparare per bene queste cose...
Per ora l'ortica l'adopero solo per farci un tonico per i capelli..però non è facile trovarla!

mauri ha detto...

@ Sara - Con un pò di ritardo rispondo, possiamo fare un corso online, non costa nulla, non serve la partecipazione, se ti distrai lo puoi rileggere.
Per trovarla sempre online con i suggerimenti dei luoghi su google maps

Anonimo ha detto...

Veramente un bel post. Veramente bello quello che della natura spontanea sai raccogliere, apprezzare e far apprezzare.

mauri ha detto...

:) grazie!

Unknown ha detto...

ciao la borsa pastore nn è quella nella fotografia che hai postato e volevo chiederti se x caso ne sai di più xkè ank'io mangio quell'erba ma conosco solo il nome dialettale che gli conferiscono in val canonica ti lascio la mia mail e complimenti x il post malanni@gmail.com

Unknown ha detto...

ciao la borsa pastore nn è quella nella fotografia che hai postato e volevo chiederti se x caso ne sai di più xkè ank'io mangio quell'erba ma conosco solo il nome dialettale che gli conferiscono in val canonica ti lascio la mia mail e complimenti x il post malanni@gmail.com

Unknown ha detto...

scusa la mail è malananik@gmail.com