domenica 13 giugno 2010

TESTIMONI DELLA MEMORIA

Testimoni della memoria e dei ricordi, così voglio iniziare a raccontare, la distanza dal blog a causa della scomparsa di un’amica classe 1931, la conoscevo da 18 anni, racconti d’altri tempi, molto lontani dai giorni nostri, storie di vita quotidiana su nell’alto Appennino, quando ancora l’autostrada non esisteva e i paesi erano abitati, ora sono rimasti solo i ricordi da custodire gelosamente e non più storie da sentir raccontare, ora c'è l'autostrada che ti fa passare veloce quasi a non volerti far immischiare e i paesi agonizzanti senza più abitanti aspettano di finire nell'oblio.

4 commenti:

Vera ha detto...

Proprio la perdita di pezzi di memoria è il vuoto più grande che ci lascia la morte.
Pochi anni fa sono morti i miei genitori, non sono i loro visi o le loro attenzioni a mancarmi di più, è quell'archivio "minimo" e immenso della storia vista attraverso gli occhi di chi ci ha preceduto. Storia minuta delle cose di tutti i giorni, (come lavavano i panni con la cenere... la ricetta di un vecchio piatto tradizionale, la raccolta del fieno...) e Storia nel senso più stretto (la guerra, la resistenza, l'emigrazione) Toccherebbe adesso alla mia generazione raccogliere i ricordi e aver qualcosa da tramandare, ma non so se di questi cinquant'anni finora vissuti ci sia davvero qualcosa da conservare, forse gli errori, perchè non si ripetano.

mauri ha detto...

@ Vera - E' l'archivio orale che si perde, della storia recente di cui ho memoria perchè vissuta, stesso periodo direi che è stato un suggeguirsi di perdite su cose conquistate dalla generazione precedente, rischiamo di dare ai posteri un pugno di mosche o forse nemmeno quelle, non abbiamo saputo conservere quanto era stato conquistato e non ci rimane nemmeno un'illusione.

Vera ha detto...

Credo che le giovani genererazioni di oggi siano le prime damolto tempo che non possano sognare un futuro migliore

mauri ha detto...

Forse però potrebbero costruirne uno diverso e migliore dalle ceneri di quello che gli lasciamo in eredità (una specie di araba fenice), dal sangue, dalla morte e dalla cenere per risorgere e ricostruire un avvenire migliore, sempre che ne siano capaci :)