venerdì 22 maggio 2009

AGRI-CULTURA E FILOSOFIA

Piccolo mondo antico, non è che io sia appeso ai suoi ricordi, ma penso che in pochi anni abbiamo distrutto e cancellato una cultura millenaria fatta di prove e riprove, fatta di quella conoscenza uscita da uomini semplici, abbiamo distrutto interi ecosistemi in nome e per conto del progresso, abbiamo inquinato intere zone, a volte intere regioni non per migliorare ma per deteriorare e distruggere quanto la natura aveva creato.
Quella cultura contadina intesa in senso ampio è stata perduta, non si ha più la conoscenza delle erbe e dei loro usi, non si ha più la conoscenza delle piante, si è perso il ritmo delle stagioni.
I bimbi di oggi non conoscono le mucche, pensano che il latte sia prodotto dal supermercato, e anche il latte che noi compriamo è stato manipolato, scisso e ricomposto, raccontandoci la favola che in questo modo diventa più digeribile, tutti gli alimenti vengono manipolati e noi ci ritroviamo come i polli ad essere allevati in batteria…
Si è perso il senso delle cose, la globalizzazione ha portato il pomodoro disponibile 365 giorni l’anno e così per l’uva, le melanzane, le zucchine, ogni verdura è sempre disponibile in ogni momento dell’anno.
Grande confusione è stata creata nel mondo agricolo in generale iniettando della grande disinformazione, si è perso il senso di cos’è veramente naturale, di qual è il modo di coltivare naturale.
A tutto questo aggiungiamo l’inquinamento che abbiamo distribuito massicciamente sulla terra e abbiamo proprio un bel quadretto.
Poco conta che qualcuno cerchi di fare un’agricoltura diversa in mezzo a terre super inquinate è una questione di numeri il tanto seppellisce il poco, se il tuo vicino irrora le piante con schifezze chimiche è inevitabile che una parte trasportata dal vento arrivi anche da te, se non è l’aria sarà l’acqua che correndo sottoterra arriverà anche da te.
Ma passiamo a pensieri positivi cercando di capire cos’è veramente naturale.
In tanti si fregiano della parola naturale, dal coltivatore chimico, a quello biologico tutti dicono che i loro prodotti sono naturali, in realtà io penso che la parola naturale sia usata a sproposito cerco di spiegarmi meglio.
Mi capita spesso soprattutto in primavera di imbattermi in fiori dei più vari di quelli coltivati nei nostri giardini e vederli fiorire nei posti più impensati, mi è dispiaciuto ad esempio non fotografare dei bellissimi tulipani visti fiorire su una scarpata di una strada erano tre cresciuto in mezzo a una marea di erbe infestanti, a volte abbiamo grosse difficoltà a farli crescere rigogliosi nel giardino ma là in quel terreno che sembrava ostile erano cresciuti in maniera splendida, la natura aveva fatto tutto da sola, sicuramente qualcuno aveva gettato i bulbi e il resto era avvenuto in maniera naturale senza il classico trapianto.
Perché ho raccontato tutto questo, solo per dimostrare che naturale a mio avviso è solo quello che crea il minor impatto nell’ambiente, sicuramente non l’agricoltura chimica che smuove la terra in profondità e poi la riempie di schifezze, ma penso che anche l’agricoltura biologica in qualche modo non si possa definire naturale, in quanto smuove il terreno e vi apporta degli ammendanti che sebbene sono naturali sempre di ammendanti si tratta, anche l’agricoltura sinergica smuove il terreno sebbene lo faccia solo la prima volta sempre vi è questo intervento invasivo sul terreno e questo mi fa pensare che smuovere il terreno non sia così naturale.
Solamente la tecnica di coltivazione di Fukuoka reputo realmente naturale, in quanto non va a smuovere il terreno, perciò avviene tutto naturalmente, vi è solo la caduta del seme e poi pensa la natura a fare il suo corso.
Per anni si è continuato a ritenere secondo me erroneamente che la sua tecnica di coltivazione funzionasse solo in Giappone, poi si è tentato di esportarla e i semi sono stati inseriti all’interno di palline d’argilla per permettere loro di germogliare, io stesso per anni mi sono ostinato a seminare senza ottenere risultati solo perché ero distratto e non osservavo i tulipani nascere da soli sulla scarpata della strada.
Purtroppo l’uomo pecca di superbia e si ostina a non osservare la natura che lo circonda, se il metodo di Fukuoka non funzionasse la terra sarebbe un deserto, e invece questo sistema funziona da sempre è insito nella natura e Fukuoka non ha inventato nulla ha solo guardato la natura, era tutto davanti ai suoi occhi, ma tutto questo è anche davanti ai nostri occhi, la vera coltivazione naturale.

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