La patona o patuna pontremolese fa parte di quei mangiari poveri di una volta, ingredienti farina di castagne e acqua che vengono mescolati assieme.
Si deve ottenere una pastella densa, una volta veniva cotta nei testi, oggi però ci basta un semplice forno.
Io stendo la pastella su un foglio di carta da forno e la inforno per mezz'ora a 190 gradi circa.
Una volta cotta si taglia a pezzi e si accompagna a ricotta, oppure stracchino, gorgonzola, oppure con pancetta e stracchino, o pancetta e ricotta.
Insomma un piatto povero d'altri tempi, direttemente dalla tradizione lunigianese.
sabato 26 novembre 2011
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2 commenti:
Al museo abbiamo i testi che si usavano nel periodo tardo antico: pare che adoperassero anche le foglie di castagno come "carta da forno".
Ciao, confermo le foglie di castagno, ne avevo già parlato tempo fà :)
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