domenica 4 dicembre 2011

04/12/2011

Questa data 04/12/2011 gli italiani la ricorderanno, Monti ha presentato la manovra, una manovra deludente sotto molteplici aspetti, ma questo spartiacque segna la Waterloo della politica italiana, di ogni colore, di ogni collocazione politica, sono loro i politici i veri colpevoli del debito italiano, gente che trovandola per strada meriterebbe di essere presa a calci in culo, non se ne salva nessuno, una politica troppo lontana dal volere della gente, una politica troppo presa a fare solo il suo di interesse.
Potremo continuare e l'elenco delle nefandezze combinate da questi politici è lunghissimo, ma tornando alla manovra vedo che si è colpito sopratutto i soliti noti, sopratutto i ceti più deboli, non mi sembra una manovra che vada nel senso della crescita, per il momento lacrime e sangue, tutto il resto chiacchiere al vento.
A questo punto credo serva un cambiamento generazionale, sociale, che porti equità al paese, sono stufo delle solite chiacchiere, serve un gesto di rivolta contro questo sistema sempre uguale, servono idee e pensieri nuovi.
Se tutti tenessimo i pochi risparmi rimasti sotto il materasso già questo sarebbe un gesto di rivolta.
Come si può continuare a credere che sia il costo del lavoro il problema, che siano i dipendenti il problema, prendiamo come esempio Unicredit, ha qualche migliaio di esuberi che sulla carta sono numeri, ma nella realtà sono persone e poi vediamo che un supermaneger chiamato a sistemare l'azienda crea una gestione disastrosa e l'azienda cosa fà?, gli da una buonauscita di una decina di miglioni di euro e nel contempo licenzia gli esuberi.
Una politica aziendale di merda, se questa è equità, non voglio sapere cos'è la non equità, questo sistema non va più bene deve essere cambiato!

5 commenti:

Sara ha detto...

Non posso che concordare amaramente con te. La casta si alimenta anche del peggio che è in noi.

mauri ha detto...

Il guaio è che vista il giorno dopo, mi sembra peggio di come l'avevo vista il giorno prima.
Una ridistribuzione dai poveri in favore dei ricchi!

Vera ha detto...

L'altra mattina andando a lavorare ascltavo come sempre radio prima pagina. Ho seguito la telefonata di un ascoltatore che raccontava di essere figlio di un alto dirigente finmeccanica del dopo guerra, il padre era stato uno dei fautori della forte espansione dell'azienda. Ragazzo negli anni '50 racconta la sua vergogna nei confronti dei coetanei per l'elevato stipendio che percepiva il genitore: 15 volte di più rispetto agli operai. Ora la sua amarezza era grande nel vedere dirigenti con stipendi, sue parole, di 500 volte quelli delle maestranze e fautori del tracollo della ditta, premiati con le buonuscite che sappiamo.

Vera ha detto...

scusate: su radio 3 rai prima pagina.

mauri ha detto...

Che dire son cose che si sanno, ma è un sistema nel suo insieme che non va bene, abbiamo votato contro il finanziamento pubblico dei partiti, ovvero popolo sovrano e loro hanno semplicemente cambiato il nome, la chiesa che non paga l'ICI, per me vuol dire rubare alla società, il fatto è che in Italia non c'è mai stata nessuna rivoluzione unico paese in Europa e mai ci sarà, oltretutto si rischia di fare la rivoluzione per conto di qualcun'altro, viviamo in una società in cui ci si deve prostrare per avere ciò che ci spetta, solo elargendo regali si riceve quello che ci è dovuto.
Un sistema di merda, con abitudini di merda. Susate ma quando ci vuole ci vuole.