domenica 6 marzo 2011

DOMENICA POMERIGGIO

 Una domenica pomeriggio qualsiasi, ovvero oggi pomeriggio sono andato a fare un giro a piedi nella piana di Filattiera e ho subito incontrato il pastore con il suo gregge, due chiacchiere con lui, 200 pecore e 7 cani, i discorsi sul formaggio e gli immancabili riferimenti ai lupi che popolano il nostro appennino, poi visto che ora sembra importante la parcondicion visto che avevo fotografato le pecore nere, sono andato nella zona di Bassone a fotografare quelle bianche.
 Ecco giusto per la cronaca e che qualcuno non dica che sono di parte, ma torniamo alla piana di Filattiera qua sotto fotografata nel suo insieme con il paese fi Filattiera sullo sfondo e il crinale appenninico tutto imbiancato di neve, questo è un luogo pieno di storia, crocevia di tutti quelli che sono passati per le Lunigiana nei secoli, basti ricordare in zona la torre e la chiesa di San Giorgio, luogo in cui la sovraintendenza ha effettuato varie campagne
 di scavi archeologici, al ritrovamento nella chiesa stessa di statue menihr, insomma la Lunigiana da qualunque parte la si calpesti, si stà calpestando la storia, dei Liguri-apuani prima, dei Romani, dei Longobardi e cosi via fino a noi.
Ma ora torniamo a cose che mi intrippano di più, camminavo e osservavo, vedo un bosso in fiore, guardo meglio e vedo che è bottinato con tanto ardore da api cariche di polline e non potevo non immortalarle
 anche per far contenti i miei amici apicultori che si chiedevano cosa diavolo stiano bottinando le api in questo periodo e così un piccolo escursus di fiori, alcuni non tutti, e così qua sotto delle timide pratoline
 fra i rovi e gli sterpi abbandonato a se stesso questo splendido esemplare di .............
 ma già albicocchi con i loro fiori si adornano
 altri gli rispondono a breve pronti per un tripudio di fiori
 anche l'erica non vuol essere da meno
 scostati lungo il bordo della strada questi si ergono
 ma dirimpetto subito delle primunle gli rispondono
 non potevano mancare le viole odorose
 ma anche i giardini rispondono con la sassifraga in fiore
 anche il pesco ornamentale (così mi pare si chiami), insomma è già un tripudio di fiori.
 Ecco la nota stonata, la foto fa schifo ma la pubblico comunque, per onor di cronaca, una rosa che già a questa stagione, ancor prima di iniziare a vegetare è infestata di pidocchi, vedremo se sopporteranno il freddo previsto per i prossimi giorni.
 Per finire Otito uno dei numerosi gatti randagi che girano attorno a casa, ma stavolta voglio essere di parte
niente gatti di altri colori, e così finisce una domenica pomeriggio.

9 commenti:

Harlock ha detto...

È stata una bella domenica anche dalle mie parti, all'oliveto si stava a maniche corte!

p.s. il fiore giallo è un narciso, e quello verde dovrebbe essere un elleboro verde.

Sara ha detto...

Si, ha ragione Harlock. Quella nella carriola si chiama bergenia.
Il gatto mi sembra bello pasciuto!
Le pecore nere erano da queste parti fin dal tempo dei Romani e Marziale raccomandava il loro formaggio per irrobustire gli schiavi.
A presto!
Sara

semola ha detto...

La natura è proprio bella...... e quelle zone i particolare son belle anche per la loro storia.

mauri ha detto...

@ Harlock - confermo il giallo è un narciso, anche se ignoro l'esatto nome di tale varietà,ma la foto più interessante è quella dell'ape, a volte le api vanno a bottinare sui fiori più impensabili, non avevo mai fatto caso che fiorisse così presto il bosso e questo lo rendesse interessante come fonte di polline per l'alveare.
@ Sara - Mi inchino alla tua conoscenza floreale, e prendo nota del nome dei fiori della carriola, confermo che le antiche pecore erano di manto scuro, quanto al gatto, non gode di buonna salute, comunque fa parte della mia piccola colonia di randagi, una piccola succursale della grande colonia di randagi pontremolesi.
@ Semola - Non so fino a quando durerà la bellezze di queste zone, giovedì vado a un'incontro organizzato da una ditta costruttrice di uno dei parchi eolici sul crinale, boh staremo a vedere.

Sara ha detto...

Mi dispiace per il gatto, cos'ha? sai che anch'io faccio la gattara, ma ora è rimasta una gatta sola, per 4 gattare...
Quello sotto la carriola si chiama Chaenomeles japonica, ovvero il cotogno giapponese.

mauri ha detto...

@ Sara - grazie per la precisazione, 4 gattare per una sola gatta, beate voi, quà si lotta si era arrivati anche a picchi di oltre 30 gatti, 2 gattare ufficiali e altre 2/3 a part/time, si cerca di farli adottare, ma è dura e ne compaiono sempre di nuovi, cosa ha Otito?, onestamente non lo so, ma c'è la presenza della leucemia felina oltre all'aids e la scorsa estate mi era morto Neretto le cure sono state inutili ed è stato sopresso per evitargli delle inutili sofferenze. Tornando a Otito alla sera viene fornito di borse dell'acqua calda per rendergli meno dure le nottate e sembra gli porti benificio.

Sara ha detto...

Quando sono arrivata alla colonia, circa 4 anni fa, c'erano 8, 9 gatti. Purtroppo sono morti per lo più sotto le macchine. Uno lo portai a casa, adottandolo da piccino, ma purtroppo anche per lui l'auto è stata fatale.
La gattina rimasta l'ho sterilizzata a mie spese, però i veterinari l'hanno tenuta alcuni giorni presso l'ambulatorio senza farmi pagare: sterilizzare la micia giovane è stato determinante. Io sono un po'fissata, ma perché vedo troppi animali abbandonati e rilevo un concetto strano di "natura"..cioè se i gatti stanno con noi, campano per lo più con ciò che gli diamo, non fanno una vita naturale...
Le persone talvolta credono che ciò che sia naturale sia anche buono, invece la natura è crudele.

Vera ha detto...

Mauri ti invidio, tu pubblichi immagini di sole e di fiori, ed io che sto al mare non riesco ancora a vedere ne l'uno ne gli altri sebbene sia passata una settimana da quando hai messo on line le fotografie.
I miei narcisi hanno appena i boccioli e gli albicocchi dei versanti più soleggiati cominciamo solo ora ad accennare l'antesi.
Ieri a dire il vero il sole c'era, ma oggi piove nuovamente. Per vedere la Romagna trasformarsi nella nuvola rosa che le monocolture di peschi ed albicocchi regalano ci vorrà ancora u po' di tempo.
Una carezza al micio malato.

mauri ha detto...

@ Sara - Non posso che condividere, poi in casa c'è una specie di fissa per gli animali, qualche anno fà mi accorsi che a 50 metri da casa avevo una famiglia di volpi con piccoli e tutte le sere andavamo a portare della carne cruda, uno dei piccoli finì sotto una macchina, ma che vuoi siamo in pieno centro a Pontremoli, poi fortunatamente gli anni successivi si sono trovate un'altro posto. A proposito della colonia di gatti questa è quella nuova che si è ricostituita dopo che un'imbeccille tre anni fa li ha avvelenati tutti e se ne sono salvati solo un paio su una trentina, ma questa è un'altra storia.
@ Vera - Anche quà il tempo non è dei migliori e ne approfitto quando c'è il sole per le foto, circa le fioriture, c'è una specie di trucco, fotografo solo quelli in fiore, nel caso di monoculture fioriscono tutti assieme, mentre con molte più varietà riesci a fotografare albicocchi fioriti mentre loro parenti tardivi non danno ancora segno di vita, così avviene che quando fioriscono i tardivi i precoci danno già segno di allegagione, sicuramente se guardi attorno troverai tanti fiori già sbocciati anche se per l'apoteosi della fioritura bisogna sicuramente aspettare.