Questi monti rischiano di non essere più così, vogliono costruirci tre impianti eolici con torri alte 140/150 metri, un vero scempio, un'eredità che rischiamo di lasciare alle future generazioni, ma alcuni cominciano a prendere coscienza di questo e a dire no a inutili parchi eolici industriali selvaggi, questa nelle foto è la zona del crinale a ridosso del monte Molinatico, su essa sorge una riserva di funghi porcini IGP la "riserva di Giogallo", vi è la zona di transito migratorio del colombaccio, nel sottosuolo vi sono resti dell'uomo preistorico, la flora è composta da rare orchidee endemiche, oltre a estesi mirtilleti, insomma un patrimonio da salvare.
Venerdi a Pontremoli, sulla tematica dell'eolico si sono tenuti due incontri uno organizzato da Italia Nostra, con il neonato comitato/associazione "la luna sul monte" che si batte contro l'eolico industriale selvaggio, a questo primo incontro hanno partecipato rappresentanti della Rete della Resistenza sui Crinali, rappresentanti del CAI, delle associazioni venatorie e singoli cittadini. Su una cosa tutti erano concordi, non si è contro le energie alternative e contro l'eolico in particolare, ma si è contro questo tipo di eolico di tipo mafioso che crea ecomostri inutili e improduttivi che vanno a gonfiare le tasche solo di quei soggetti che li costruiscono, grazie alle elargizioni sottoforma di contributi che ricevono e che noi tutti elargiamo tramite le nostre bollette elettriche, le quali contengono una voce al riguardo.
La foto sopra mostra la zona dove dovrebbe sorgere un parco di 8 torri alte 140 metri, che verrebbero costruite facendo un prolungamento della strada sterrata sotto fotografata.
Quando dobbiamo cominciare a preoccuparci che qualcuno installi questi mostri?, facile a dirsi, quando compare un anemometro, come quello nella foto sotto, è quell'antenna sottile in primo piano, questo è il primo segnale d'allarme che ci dice che questo posto rischia di non essere più così e farne uno scempio.
Tornando al secondo incontro che si è svolto nella serata è stato organizzato da una delle due ditte costruttrici del parco eolico, ed esattamente quella che vuole fare scempio della zona riportata su queste prime foto, nella loro presentazione ci hanno mostrato i finti benifici che si ricava da questo tipo di eolico, quando in realtà Pontremoli non ne ricaverà nulla se non uno scempio immane.
Inutile dire che i cittadini che hanno partecipato all'incontro serale erano imbufaliti, ma ora parliamo dell'altro impianto che vogliono costruire, quando arrivando da Parma si entra in Lunigiana sia che si faccia il passo o l'autostrada come si cambia versante sembra di entrare in una cartolina e le foto sotto lo dimostrano, sotto vediamo il Groppo del Vescovo, macigno rimasto scoperto da tempo immemore quando la sua parte a sud e scivolata creando una frana preistorico.
Ecco a partire dal Groppo del Vescovo e degradando lungo il crinale che guarda a est vogliono mettere ben 24 torri eoliche con un'altezza di 150, una selva mostruosa uno scempio infame.
Questi scenari andrebbero rovinati per sempre, senza contare che per essere produttivo un parco eolico ha bisogno di almeno 2000 ore all'anno di vento, quà ne sono stimate rimenendo abbondanti circa 1200, questo fa pensare che qualcosa di poco pulito ci sia sotto, si sente puzza di marcio, direi che abbiamo una gestione mafiosa dell'eolico in Italia.
Al momento i progetti hanno subito una fase di rallentamento a causa del commissariamento del comune di Pontremoli causato da una gestione politica all'italiana, fatta di salti da un partito all'altro, dalla maggioranza all'opposizione come in un grande gioco dell'oca, dove contano più gli interessi loro che dei cittadini e fanno sprofondare nel fango la politica.
Ci sarà bisogno del massimo sforzo da parte dei cittadini per contrastare questi progetti, e una grossa pressione verso la prossima amministrazione comunale affinche scelte scellerate non vengano messe in atto.
Da parte mia sono contro in maniera netta e dicisa a questo tipo di progetti senza se e senza ma, non possono esserci mediazioni su un territorio già duramente colpito da scelte scellerate al tempo della costruzione dell'autostrada, dove gli interessi di pochi hanno prevalso sul buon uso del territorio deturpandolo in maniera irreparabile, bastava costruire l'autostrada seguendo la ferrovia e si sarebbe evitato di pugnalare a morte il territorio, ma questo è un altro discorso.
Questi monti se passaerà questo orrendo progetto non saranno più gli stessi e già dall'abitato di Santo Stefano situato vicino al mare all'imbocco della Lunigiana sarà possibile vedere questi assuti mostri deturpare il territorio.
Se qualcuno vuol saperne di più può visitare il sito http://www.viadalvento.org/ che parla della tematica riguardante l'eolico industriale selvaggio, oppure http://reteresistenzacrinali.wordpress.com/ sito del coordinamento dei comitati dell'alto appennino contro l'eolico industriale selvaggio.
Non pensiamo di essere immuni da questi mostri, anche zone splendide come il promontorio di Portofino stanno lottando contro queste oscenità.
Comunque noi lotteremo affinchè queste 3 oscenita che vogliono rovinare per sempre il nostro territorio non possano andare a buon fine.
Per ora e solo la prima puntata.
2 commenti:
Sono con te al 100%. E ci metterei anche i parchi fotovoltaici. Industriali e selvaggi.
@ Troppobarba - Ovvio che sono anche contro il fotovoltaico intensivo e selvaggio.
Posta un commento