Con il nuovo anno si profila la costruzione di un nuovo orto, ne avevo già accennato, alcuni mi hanno chiesto se avevo bisogno di un nuovo orto, la risposta è no, ma come tutte le rivoluzioni c'è bisogno di cambiamento e cosa c'è di meglio che recuperare un pezzo di terra incolto per costruirvi un nuovo orto?
Questo sarà un'orto tradizionale, direte "non è che stai diventando banale?", non credo, per due motivi, il primo è molto semplice, cercherò di dare un'impronta organizzata a quest'orto, rotazione, semine, trapianti tutti razionalizzati, cercherò di renderlo produttivo riducendo al massimo tutti i costi, cercherò nel limite del possibile di mettere tabelle di costruzione, di rotazione di semine e relativi costi.
Partiamo a descrivere il progetto, sarà un'orto di circa 200 mq che dovrebbe fornire verdura per 4/5 persone su un terreno interamente piano situato a 600 metri con una buona esposizione al sole, abbastanza riparato dai venti, fornito di acqua sorgiva (non dell'acquedotto), attualmente è incolto da anni e prima era prato stabile, una buona condizione di partenza per avere un terreno non inquinato da pesticidi e altre schifezze. Al momento attuale i cinghiali vi hanno razzolato creando delle buche, pertanto il primo intervento sarà provvedere a un'aratura e poi alla recinzione, serviranno una cinquantina di metri di rete dei pali un cancello e del filo spinato, ma ne riparleremo in seguito.
Ora vorrei parlare senza scendere sui dettagli della rotazione (cosa che farò più avanti in maniera dettagliata) ho deciso di creare 18 aiuole che dividerò in tre gruppi di sei aiuole, (farò uno schema dettagliato quando parlerò in maniera approfondita della cosa) il concetto dovrebbe essere semplice, quando si parla di rotazione generalmente si dice che un'ortaggio non dovrebbe mai tornare nello stesso posto prima del quarto anno ed è quello che io farò.
Avremo quindi le prime 6 aiuole che indicherò con A le quali saranno a loro volta suddivise in due insiemi A1 e A2, stessa cosa con le seconde 6 aiuole che indicheremo con B a loro volta suddivise in B1 e B2, le restanti indicate con C suddivise in C1 e C2.
Cosa se ne può dedurre?, semplice, facciamo un esempio, pianterò i peperoni il primo anno in A1, il secondo anno in B1, il terzo anno in C1, il quarto anno in A2, il quinto anno in B2, il sesto anno in C2 e solo al settimo anno i peperoni torneranno al posto di partenza, una rotazione di sei anni.
Sembra complicato ma quando ne parleremo e metterò lo schema la cosa sarà semplice e facile.
Il secondo motivo che mi spinge a creare un nuovo orto sono le nuove relazioni umane intraprese con vari amici scambiando semi, sopratutto con uno che mi ha permesso di ampliare il numero di semi o meglio di varietà a mia disposizione e siccome questo lo considero un patrimonio prezioso da salvare mi ritrovo mio malgrado a seminare un'infinità di varietà di ortaggi alcuni davvero rari.
Su alcuni ho fatto la scelta di coltivare una sola specie come gli zucchini, sulle zucche mi limito a poche varietà a causa dello spazio che occupano, su altre mi limito a causa della difficoltà di coltivazione in quel posto, vedi meloni, mentre su altri come i pomodori conto un centinaio di varietà, altri come i fagioli credo di essere oltre le venti varietà.
Mi sembra chiaro che i pomodori dovrò seminarli ad anni alterni per conservare la semente, non posso andare oltre le cinquanta varietà tra i vari orti, altrimenti questo non è più un passatempo, diventa una mania o un lavoro.
Credo che anche conservare il patrimonio genetico racchiuso nelle sementi che gelosamente custodisco sia un gesto rivoluzionario, o magari è già rivoluzione e non la percepiamo ancora.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento