domenica 19 giugno 2011

Amore

 E' una di quelle mattine che io mi inpegno a "fancazzo" come dico io e così per fingere di fare qualcosa in tarda mattinata, per non dire tardissima mattinata prendo la macchina fotografica e me ne vado a fare un giro, rimiro le rose
 e rimiro i gigli di sant'Antonio, e lascio il borgo delle case non prima di scattare un'ultima foto
 a dei fiordalisi, pianta infestante ma coltivata in un giardino, ma da quando si coltivano le infestanti? Boh.
Mi inoltro nei prati apparentemente senza una meta, ma so benissimo dove voglio andare, attraverso un prato non ancora tagliato come tantissimi altri, poi lungo una stradina immersa nel bosco, infine sbocco su un prato che porta a una piccola sella, salgo fino in cima e poi mi arrampico
 sono arrivato ai "groppi neri" un micro ecosistema con flora autoctona diversa da quella che si trova attorno, dovrò fare un post a parte per parlare di questo ecosistema che cerca di soppravvivere da solo senza l'aiuto dell'uomo (che il più delle volte è sicuramente meglio), mi trovo mella parte più alta a sud, lo attraverso tutto fino a nord è scosceso e ripido, ecco ora il buon senso mi direbbe che è il caso di tornare indietro, ma io di buon senso non ne ho e allora mi accingo a una discesa nella roccia friabile, finalmente sono arrivato alla base e sarebbe abbastanza agevole tornare al prato da dove sono venuto, ma il buon senso mi manca e decido di scendere verso valle la discesa è più complicata del previsto e giunto a metà mi chiedo se ne valeva la pena, ma continuo a scendere fino a quando arrivo quasi in fondo, ora per togliermi dal posto dove sono finito l'unica cosa da fare è seguire i sentieri dei cinghiali altrimenti non si va da nessuna parte, dopo un pò di su e giù finalmente trovo una strada fatta dai boscaioli e ricomincio la salita per tornare a casa, dopo una curva una sorpresa, una lepre in mezzo la strada, devo dire che non me l'aspettavo e non sono riuscito a fotografarla, troppo svelta ad andarsene e io troppo stanco per essere veloce.
Riprendo la salita passo vicino ad un'albero e uno scoiattolo si arranpica svelto e scompare tra le fronde, la fatica è ripagata dagli incontri, continuo la salita, vedo un prato circondato da piante, mi addentro per vedere se ci sono piante da frutto, il terreno è mosso di fresco segno che ci sono dei cinghiali che lo frequentano, cammino nell'erba alta guardando gli alberi che ci sono attorno, ma con un'occhio a dove metto i piedi, poi mi scappa un'esclamaziome mi trovo impreparato per la seconda volta, un'altra lepre poco più avanti balza in mezzo al bosco, tutto zuppo di sudore penso dispiacciuto che mi sono fatto sfuggire la possibilità di fare delle foto interessanti, ma la fatica fatta finora non mi permette di essere scattante e lucido.
Vicino a casa trovo un soggetto per una nuova foto e penso che il titolo sia "AMORE", almeno questi intenti nelle loro effusioni non scappano e si lasciano riprendere.
Il pomeriggio lo passo nell'orto, ho delle cose da trapiantare, poi guardo le bietole e penso che domani le raccoglierò, sono alte sui 25cm così poi le diraderò e faro dei nuovi trapianti, con le bietole tenere potrò fare una di quelle torte salate tipiche di quà.

6 commenti:

Sara ha detto...

Splendida rosa! il fiordaliso da me...non infesta, sigh! ho idea di non avere più nemmeno i semi.
Sara

Anonimo ha detto...

bello,(il post)! quella coppia avrà pensato che sei un guardone,, scherzo!!!

Harlock ha detto...

Adesso non vado molto con la mountain bike, ma le mie escurzioni sono tipo le tue: so quando parto, ma non so quando torno!
e le sorprese sono sempre meravigliose.

mauri ha detto...

@ Sara - Per i semi del fiordaliso te li posso raccogliere quando ho l'occasione di passarci davanti.
@ anonimo - Chissa se fare sesso il luogo pubblico è ancora reato, magari la prossima volta glielo faccio notare.
@ Harlock - Come ti comprendo, anche se io preferisco andare a piedi, è un modo di viaggiare più indicato nei posti che di solito vado a raggiungere a volte troppo impervi e intricati.

Vera ha detto...

I fiordalisi tocca seminarli da quando vittime dei diserbi da specie infestante son divenuti specie rara, qui non si vedono più e anche i papaveri si sono molto ridotti. Abbiamo qui nei dintorni dei "bellissimi" :(( campi monocromatici che sian di grano o di girasoli le infestanti ne sono ormai bandite

mauri ha detto...

Speriamo che il diserbo alla fine oltre alle infestanti non faccia sparire anche grano e girasoli, allora avremo dei bellissimi campi color terra nuda :)