Un breve cenno sulle varie razze delle api, il genere apis conta diverse specie: apis mellifica o mellifera, apis dorsata, apis cerena, apis florea, apis indica.
Possiamo definire con il termine razza un gruppo che presenta un insieme di caratteri morfologici, funzionali e fisiologici simili e trasmissibili ereditariamente.
Andrò in dettaglio solo sulle razze europee appartenenti al genere mellifica e in particolare a quelle presenti in Italia.
Voglio fare una premessa, stiamo parlando di un insetto con un’intelligenza collettiva, che ben si adatta all’allevamento in cattività, do un breve esempio per chiarire quanto penso.
Se io allevo delle lepri devo usare degli accorgimenti in quanto è un’animale selvatico che attualmente non si riesce ad addomesticare, riesco a farlo riprodurre ma ho grandi difficoltà, se lo libero si riadatta immediatamente alla vita silvestre, mentre se allevo dei conigli è tutto molto più semplice in quanto è un’animale addomesticato, ma se decido di rimetterlo nella vita silvestre, ha molte difficoltà a reinserirsi e rischia di non farcela.
Questo banale esempio per capire la differenza che passa fra il selvatico e il domestico.
Quando parlo di api penso sempre a un animale (insetto) selvatico che si adatta all’allevamento da parte dell’uomo, ma può tornare alla sua vita originaria in qualsiasi momento.
Come sempre sostengo dobbiamo salvaguardare le specie autoctone per salvare le varie biodiversità e sono contrario a tutti gli incroci e mescolamenti di razze che si stanno tentando di fare per avere una maggiore produzione di miele o una maggiore resistenza alle malattie, i rischi di questa globalizzazione che si sta cercando di fare anche con le api non porteranno sicuramente a dei miglioramenti del miele anzi, sarà come per i sapori quello che mangi a Roma ha lo stesso sapore e gusto di quello che mangi a Londra a Tokio a Toronto e così via dicendo, altro rischio oltre alla perdita della biodiversità potrebbe accadere quanto già accaduto nel 1956 in Brasile dove partendo da un piccolo gruppo di apis mellifica Adansoni con la sciamatura di essi abbiamo assistito a ibridi che hanno africanizzato le api locali sostituendole e a passo di decine di km all’anno sono arrivate nel nordamerica e l’ibrido che ne è scaturito è risultato molto aggressivo, ma tralascio i commenti in quanto in materia già molto si è scritto.
Tornando alle razze di pertinenza nazionale menzioniamo l’ape italiana (apis mellifica ligustica) dai caratteristici segmenti dell’addome di color giallo oro. Presente in tutto il territorio nazionale, ha problemi di acclimatizzazione nelle regioni fredde e piovose. L’ape comune (apis mellifica mellifica) nota anche con il nome di ape nera o tedesca è presente nell’Italia settentrionale. E’ resistente ai climi freddi e piovosi. L’ape sicula ( apis mellifica sicula) Scura di colore e più piccola dell’ape italiana è presente in sicilia. L’ape carnica (apis mellifica carnica) leggermente più piccola dell’ape comune è presente sopratutto nel Friuli. E’ resistente al freddo, ma tende alla sciamatura.
Ogni apicoltore vi parlerà sempre bene delle proprie api dicendo che sono migliori di tutte le altre, e in parte ha ragione, in quanto va salvata la biodiversità e ogni ape autoctona si comporterà sicuramente in modo migliore di una importata che deve adattarsi a un clima e un ambiente il più delle volte diverso se non sfavorevole rispetto alla zona di provenienza.
L’apicultura come la intendo io deve guardare il benessere dell’ape e non il profitto e la resa di miele, non può essere tutto mercificato e quantificato in denaro, altrimenti i cani e i gatti che abbiamo in casa visti da una logica di solo denaro sono un’enorme costo, ma ci danno qualcosa che non è quantificabile e monetizzabile con il denaro la loro compagnia e questo è anche per le api che svolgono un lavoro di impollinazione che non è quantificabile in moneta in quanto l’impollinazione è vita perché senza di essa non avremmo i frutti!
mercoledì 8 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Non vengo spesso da queste parti, ma devo dire che trovo sempre argomenti molto interessanti!
Complimenti, verrò più spesso :-)
Spero ti venga voglia di cimentarti con le api, a proposito bel tavolo e complimenti per termine lavori al forno ciao Mauri
Posta un commento