lunedì 21 giugno 2010

Referendum operaio

Ormai mi sembra chiaro, questa settimana sarà la settimana decisiva per il mondo operaio con il referendum proposto da Fiat agli operai di Pomigliano, si gli operai da qualunque parte votino, da qualunque parte si girino, possono stare tranquilli, sempre nel culo lo prenderanno, questa è una certezza.
Sempre meno potere d'acquisto con il salario, si va diritti verso la povertà, si lavorerà per poter essere poveri.
L'idea di essere cittadini della repubblica stà perdendo forza, si va verso l'idea di essere sudditi di una classe politica incompetente, corrotta e arraffona, il passo successivo la schiavitù non è lontano.
Operaio = schiavo è la via che si aprendo con questo referendum.
Gli operaio è meglio che comincino a spalmarsi di vasellina il culo, visto che lo prenderanno di sicuro in quel posto!!!

5 commenti:

Sara ha detto...

Si, bisognerebbe attenersi alle esperienze pregresse: bisogna leggere la Filosofia della Storia. Anch'io però finisco per ricaderci e per farmi illudere. Probabilmente siamo più portai all'ottimismo.
In ogni caso bisogna applicare una procedura di massima allerta quando dicono che qualcosa verrà fatto per il nostro bene.
"timeo danos, dona ferentes..."

Vera ha detto...

O cara moglie, stasera ti prego,
dì a mio figlio che vada a dormire,
perchè le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.

E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .

Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli:
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.

O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .

O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.

mauri ha detto...

La classe operaia, non so se potremo ancora chiamarla così domani e se ci sarà un domani.........., forse staremo a vedere, ma fin che si continua a guardare questa televisione ci saranno solo dei rimbambiti e la libertà sara solo un ricordo scritto nei testi di una canzone e sulle ali di una poesia.

equipaje ha detto...

Concordo sul decisiva carissimo, ma non solo per gli operai: se si importa la Polonia a Pomigliano ci saranno meno diritti per tutti e tutte, punto. Sembra un caso il concomitante attacco all'art. 41 della Costituzione?
E comunque volevo solo dire che il 25 u.s. ho scioperato contro il DPEF e in nome di Pomigliano ed è stato un vero SOLLIEVO poter tornare a respirare, sia pur solo per una giornatà. La parola chiave è stata: dignità.
A presto! :)

mauri ha detto...

@ equipaje - concordo e sottoscrivo "dignità"