La temperatura notturna di queste ultime due nottate ha toccato i meno dieci gradi (un freddo cane), le previsioni dicono neve anche per domani ma poi le temperature dovrebbero salire e la neve andare via.
Comunque oggi qualche ape era in volo, giusto per pulire l'intestino e non defecare dentro l'alveare e si possono vedere che alcune aprofittano del sole per scaldarsi da dietro il vetro visto che la temperatura esterna nonostante il sole è prossima allo zero termico.
Poi visto che avevo voglia di cazzegiare sono andato fino al passo della Cisa quota 1040 metri, il clima è molto più natalizio qua che lungo le vie dello shopping, qua si gela e ci vuole un bel tè caldo, ma andrebbe bene anche una cioccolata calda con tanto di panna montata, oppure vin brulè, i due bar sono aperti e a dispetto della giornata domenicale ti servono subito, non ci sono clienti in giro, non avranno mica preso paura per un pò di neve e un pò di freddo?
Non potevo fare a meno di fotografare questa bella pianta di kaki, nessun raccoglitore urbano e extraurbano che abbia pensato a raccogliere queste delizie che sono rimaste là, ma statene certi, nessun frutto cadrà a terra, ci pensano gli uccelli che lo usano come self service sempre pronto all'uso, a maggior ragione ora che si fatica a trovare cibo a terra.
5 commenti:
...le api alla finestrella sono uno spettacolo ;-)
Il difficile è stato farle rimanere là in posa per la foto, c'era sempre qualcuna di cui non si vedeva la testa, sai le foto di gruppo :)
che fascino le api. Mi sarebbe sempre piaciuto poterle allevare ma non ne capisco proprio nulla. Per quanto riguarda i kaki, anche i miei sono lì a riempire i piccoli stomaci di verdoni e pettirossi.
@ barba - hai ragione le api sono affascinanti, poi in fondo in fondo non è così difficile allevarle, la maggior parte del lavoro lo fanno loro :)
Buona neve e buon anno Mauri.
Qui niente neve ma tanta pioggia, pioggia che la notte scorsa ha avuto il pregio di ridurre il numero di botti. Me li immagino (con gusto) gli appassionati aflitti difronte a fuochi che anzichè far buum si limitavano a mogi psssit
Le cince, i merli, i pettirossi, i gatti... ringraziano Giove Pluvio che per affermare la sua autorità i botti gli ha fatti lui. Non mi ricordo di aver mai visto prima un temporale con tuoni e fulmini il 31 dicembre. Non era un fenomeno prettamente estivo una volta?
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