Vorrei parlare dell’uso, abuso e disuso del suolo, ovvero del terreno che sta attorno a noi, intanto cerchiamo di capire cos’è l’uso per poi poter andare a capire meglio il significato di abuso e disuso.
Uso, ovvero l’atto di servirsi di qualcosa, la sua utilizzazione, il suo impiego, utilizzo, o i suoi molteplici impieghi, nel nostro caso il suolo.
Non voglio inoltrarmi in discorsi troppi contorti e lunghi e forse di troppo ampio respiro perciò prenderò in considerazione l’uso del suolo per fare l’orto, qual è l’uso giusto tra i tanti modi di concepire l’orto, naturale, biologico, chimico, sinergico, lasagna, ecc. potremo descrivere decine e decine di modi ovvero concezioni di come usare il terreno per fare l’orto, troveremo per ogni sistema dei sostenitori che saranno pronti a difendere a spada tratta il loro modo di coltivare, convinti che il loro sia l’uso giusto del terreno.
Mi sorge una domanda, essendo molti in opposizione tra loro o meglio sistemi di coltivazione divergenti, qual è il vero uso, quello che non sconfina nell’abuso del terreno, se potessi contattare un orticoltore per ogni tipo o sistema di coltivazione, sicuramente non troverei nessuno che accetterà o si potrà convincere che il suo sistema sia un abuso del suolo o del terreno che dir si voglia, questi orticoltori, come tanti drogati non accetteranno di ammettere che sono cascati nell’abuso del suolo.
E’ chiaro che il discorso l’ho fatto sull’orticoltore ma avrei potuto farlo su chiunque usa il suolo, sia esso per coltivare, costruire o quant’altro, non pensiamo che l’abuso del suolo sia solo la discarica o la costruzione fatta nel posto inopportuno.
A mio parere l’uso del suolo sfocia molte volte nel suo abuso, il punto è che una volta smesso l’uso o l’abuso ne viene di conseguenza il disuso, che può essere più o meno devastante a seconda di quanto se ne è fatto prima, è un’illusione quella che si possa migliorare il terreno, lo si può solo trasformare a volte in meglio, a volte in peggio, a volte non si sa.
E’ un po’ il dilemma se è meglio un pane caldo e fragrante oppure del pane d’oro massiccio, dire che dipende dalle situazioni, il pane d’oro non ti sfama se sei in un luogo deserto e nemmeno ti serve a nulla se non lo puoi barattare con nessuno, solo in una società può avere valore, in quanto tale.
La terra sopravviverà a se stessa, l’umanità no. Ogni volta che noi muoviamo una zolla e creiamo movimento nel suolo ne facciamo uso, ma ci siamo mai chiesti quante volte ne abusiamo?,convinti che sia solo puro e semplice uso?
Vorrei terminare parafrasando una polemica che si accese in Spagna nella prima metà dell’800 su un giornale satirico circa il fatto se fosse meglio far colazione con la cioccolata o con le uova fritte, sperando di non aver fatto altrettanto con uso, abuso e disuso del suolo.
Lo scrittore Wenceslao Ayguals de Izco, sostenitore delle uova fritte, scrisse con grazia un sonetto che cominciava così:
“?No es, hermano, solemne disparate
preferir chocolate al desayuno?
?No es más estomacal, más oportuno
un par de huevos fritos con tomate?”
Divertente fu la risposta di Fray Gerundio, sostenitore del cioccolato, che usò lo stesso sonetto del suo antagonista modificando solo la punteggiatura e qualche parola:
“No es, hermano, solemne disparate
preferir chocolate al desayuno,
ni es más estomacal, más oportuno
un par de huevos fritos con tomate.”
Per la cronaca la disputa durò a lungo e vinse la cioccolata, la sentenza che ne decretò la vittoria diceva che paragonare le uova fritte alla cioccolata era come mettere a confronto il sidro con il nettare degli dei, la rustica patata con la manna, la prosa con la poesia e così via con un’infinità di iperbole care alla lingua dei Cervantes.
Spero di non creare dispute su uso, abuso e disuso.
domenica 13 settembre 2009
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4 commenti:
Forse è sempre un abuso, visto che siamo in troppi!!
... senza dimenticare che un pericoloso estremista definì l'agricoltura tout court come "il peggior sbaglio nella storia della razza umana" ;)
http://www.lopo.it/2009/04/11/il-peggior-sbaglio-nella-storia-della-razza-umana/
(ora ti tocca leggerlo per forza!) :-P
@Harlock - su fatto che siamo in troppi concordo, una volta ci pesavano pestilenze, carestie e company a riequilibrare le cose, basta pensare alla spagnola che ne uccise di più rispetto alla prima guerra mondiale, questo la dice lunga sul riequilibrio.
@equipaje - letto, molto interessante, da quel (ora ti tocca leggerlo per forza!) credevo fosse un mattone tipo "guerra e pace", invece scorrevole e veloce da leggere, poi sono abituato a leggere la Randazzo che in fatto di articoli non sono certamente corti, se non la conosci prova a guardare
http://lanuovaenergia.blogspot.com/
No non conoscevo. Guardato, un po' letto (solo un po', che' occorron le ferie per leggere tutto, è torrenziale la ragazza), rimasta -mmm- un tantino perplessa. Grazie, comunque!
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