giovedì 31 dicembre 2009

DISCORSO DI FINE ANNO

Poche parole per segnare la fine del 2009, un anno che ha segnato l'ennesimo fallimento sulla conferenza sul clima, credo che dovremo sperare solo sull'aumento della crisi, ultima speranza per diminuire i consumi mondiali, da qui l'equazione, niente soldi = niente consumi.
Mai un pensiero sulla terra che possediamo, non ereditata dai nostri padri ma avuta in prestito dai nostri figli.
Comunque ho consultato le stelle e quello che predicono per quest'Italia mediocre, bacchettona e bigotta sono scintille, troverà l'amore con la U maiuscola, avrà successo, denaro, fortuna, ........, speriamo solo di avere culo e cavarcela.
Auguri di buon anno a tutti quelli che mi leggono con la speranza di un 2010 migliore fra i nostri anni migliori.
Mauri

giovedì 24 dicembre 2009

UNA STORIACCIA

Voglio fare gli auguri di buone feste a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi quest’anno e lasciarvi con un pensiero, un dubbio, se succedesse stanotte, la notizia riportata da qualche agenzia stampa risuonerebbe più o meno così:
Trovato anziano con una minorenne e un bambino in una fabbrica abbandonata, grazie ad un pentito è stata fatta una magnifica operazione antiprostituzione, antidroga, antipedofilia e antisequestro, la brillante operazione è stata effettuata nella notte dal gruppo catturandi, dalle teste di cuoio, dalla milizia, dal gruppo tributario, praticamente tutte le forze coordinate dal ministero interno, l’operazione ha avuto luogo a ……. (ometteremo il nome del paese per la privacy) gli arrestati hanno dichiarato che non hanno trovato posto negli alberghi della zona perché tutti pieni (ma non c’era la crisi) e hanno dovuto sistemarsi in un posto di fortuna.
L’anziano di nome Giuseppe è stato tratto in arresto perché sicuramente un pedofilo in quanto viaggiava con una minorenne, la minorenne (sicuramente destinata al mercato della prostituzione) di circa quattordici anni portata nel carcere minorile accusata di sequestro di minore, ha dichiarato di avere partorito, ma i medici da un sommario esame l’hanno trovata vergine, il bimbo appena nato è stato trasferito in una struttura protetta lontano dalla zona, in attesa di trovare i veri genitori.
Sono inoltre state segnalate alla questura come abituali consumatori di sostanze stupefacenti un numero imprecisato di immigrati, disoccupati, lavoratori a progetto, cassaintegrati che hanno dichiarato di trovarsi in loco ad adorare il bambino ed erano stati mandati da un angelo vestito di bianco con due grandi ali, è al vaglio degli investigatori il tipo di sostanza usata vista l’allucinazione collettiva, al tempo stesso sono accusati anche di spaccio visto che il loro reddito non gli permette l’acquisto di sostanza stupefacente sicuramente sono anche spacciatori.
La notizia sorprendente però è arrivata da Trieste dove alla frontiera sono stati fermati tre individui che hanno raccontato delle panzane enormi su una stella e un bambino (quello mandato in una struttura protetta), uno tentava di portare in Italia dell’oro gli altri due delle sostanze che si ritiene siano stupefacenti, sono stati tratti immediatamente in arresto con l’accusa di introduzione illegale di metallo prezioso evadendo le leggi e le tasse del nostro paese, inoltre sono accusati di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e visto che vengono da est si sospetta che facciano parte di qualche organizzazione terroristica, e probabilmente venivano in Italia per preparare un attentato si suppone che l’oro servisse ad acquistare il necessario per preparare una bomba, sono inoltre accusati dei reati di avvio alla prostituzione e al commercio di bambini visto che chiedevano notizie del bambino sopra menzionato e della ragazzina minorenne di nome Maria.
Sicuramente questo è un intrigo internazionale e sono già state allertate le polizie di mezzo mondo per cercare di sedare questo gruppo dedito ai più nefandi abomini.
Auguri di buone feste dal vostro corrispondente che invece di stare in famiglia per le feste ha dovuto seguire questa storiaccia, in mezzo a tutte le difficoltà di questi giorni treni che non partono aerei che non decollano e un tempo che fa le bizze (a proposito quà si è passati da -12 a +15, storie dell'altro mondo.

domenica 20 dicembre 2009

API SOTTO LA NEVE

Non è una gran notizia la nevicata di questi giorni, visto che ha nevicato in mezza Italia e tutti ne hanno aprofittato per scattare foto e così ho fatto anch'io andando a vedere come era la situazione delle api.
La temperatura notturna di queste ultime due nottate ha toccato i meno dieci gradi (un freddo cane), le previsioni dicono neve anche per domani ma poi le temperature dovrebbero salire e la neve andare via.
Comunque oggi qualche ape era in volo, giusto per pulire l'intestino e non defecare dentro l'alveare e si possono vedere che alcune aprofittano del sole per scaldarsi da dietro il vetro visto che la temperatura esterna nonostante il sole è prossima allo zero termico.


Poi visto che avevo voglia di cazzegiare sono andato fino al passo della Cisa quota 1040 metri, il clima è molto più natalizio qua che lungo le vie dello shopping, qua si gela e ci vuole un bel tè caldo, ma andrebbe bene anche una cioccolata calda con tanto di panna montata, oppure vin brulè, i due bar sono aperti e a dispetto della giornata domenicale ti servono subito, non ci sono clienti in giro, non avranno mica preso paura per un pò di neve e un pò di freddo?


Non potevo fare a meno di fotografare questa bella pianta di kaki, nessun raccoglitore urbano e extraurbano che abbia pensato a raccogliere queste delizie che sono rimaste là, ma statene certi, nessun frutto cadrà a terra, ci pensano gli uccelli che lo usano come self service sempre pronto all'uso, a maggior ragione ora che si fatica a trovare cibo a terra.


Sono rare le rose a dicembre, sarà che forse il freddo le attanaglia?

giovedì 17 dicembre 2009

CALICANTO


Io lo chiamo il fiore della speranza, perché il calicanto è una pianta eccezionale, appartiene alla piccola famiglia delle Calycanthaceae , quello fotografato è il calicanto praecox, originario dell’Asia, il nome deriva dal greco e significa “fiore d’inverno”, porta foglie decidue, il che sta a significare caduche ma con la caratteristica che cadono e seccano a terra. Pianta rustica e resistente al freddo, predilige posizioni soleggiate, ma riparate. I fiori sono di colore giallognolo con screziature e sfumature porpora o rosso-brunastre. Il vento e il freddo di questi giorni non hanno ancora fatto cadere tutte le foglie e i boccioli si stanno ingrossando per dare una copiosa e profumatissima fioritura che inizierà verosimilmente a partire da metà gennaio, chi passa nei dintorni della pianta prima sentirà il profumo intenso e poi vedrà i fiori, e se avremo la fortuna di avere la neve, sarà uno spettacolo vedere questi fiori sotto la neve. Uno spettacolo unico, per questo lo definisco il fiore della speranza, un fiore sbocciato quando non ve ne sono, che sfida il rigore del gelo e del freddo, la speranza di un domani, che arrivi la primavera, la nuova stagione, anche se siamo in pieno inverno, una speranza che non muore mai.
Con il post di oggi tolgo le restrizioni sui commenti e li rendo liberi da ogni vincolo, credo sia giunto il momento, i filtri che esistevano finora sapevano troppo di schedatura e censura, resta il fatto che mi arrogherò il diritto di cancellare quelli offensivi e volgari (visto che questo è il mio blog).
Il perché di questa scelta lo spiego qua sotto:
cos’è successo in questi giorni nel mio orto?, un sacco di cose strane, in primo la comparsa di alcuni volantini di cui darò conto dopo, ma veniamo ai fatti:
In questo periodo è al potere nel mio orto la coalizione delle piante a tubero, che cercano di creare un sistema bi-orticolo con le piante che in questo momento sono all’opposizione in quanto minoranza quelle a foglia,
aglio e cipolla in questo momento non si sono ancora schierate e fanno gruppo a se, il clima è teso e lo scontro è molto forte, ma ad aggravare il tutto ci pensano i giornali come MICELIO giornale dell’area extraorticola che semina spore a 360 gradi e questo crea motivi di scontro all’interno del sistema, ma anche gli organi di stampa schierati alimentano il gelo tra le opposte fazioni, il giornale TUTTOTUBERO in questi giorni scrive articoli violenti contro le piante a foglia e a tutta risposta l’organo TUTTAFOGLIA non è da meno, ma la cosa grave è la comparsa come dicevo poc’anzi di volantini a firma Famiglia Arbusti Infestanti che minacciano di spandere i loro semi e le loro radici nell’orto il loro sedicente capo Rovo è tuttora ricercato.
Altri organi di stampa come RIZOMI non si sono ancora pronunciati, in attesa che io entri nell’orto e a colpi di zappa porti un po’ di ordine, le forze speciali e i SSO (servizi segreti orticoli) stanno dando la caccia a una serie di piante clandestine entrate illegalmente nell’orto, una volta scovate verranno messe in appositi contenitori guardati a vista nell’attesa di essere rimpatriate.
Da tutto questo capite la mia preoccupazione.
A dimenticavo il vertice sul clima a Copenhagen,
riportava il Telegraph autorevole giornale estero che il numero di limousine in circolazione in occasione del summit ha superato il numero di 1200 e per soddisfare la domanda alcune sono state fatte arrivare anche dalla vicina Svezia e Germania in quanto non erano abbastanza quelle circolanti in Danimarca per soddisfare le varie delegazioni, all’aereoporto sono arrivati 140 jet privati che una volta scaricato il loro carico sono stati mandati a parcheggiarsi all’aereoporto di Stoccolma in attesa di tornare a recuperare i Leader, la speranza viene da quelli che hanno noleggiato le auto ibride, si la speranza viene da loro 5 auto ibride.
E Obama, presidente in guerra che ritira il nobel per la pace, vola a Oslo a ritirare il premio, poi torna a Washington per poi tornare a volare a Copenhagen, che guarda caso dista solo due ore d’auto da Oslo, ma ……, come fanno questi a decidere in maniera seria sul clima, mi sa che si faticherà a giungere ad un accordo, mi sembra più una gita di piacere che un incontro sul clima.

mercoledì 16 dicembre 2009

L’acqua e la pietra, di cui è ricca la Lunigiana, evocano i mulini, ma che ne è stato di loro?, l’incuria e il tempo hanno ridotto i più a un ammasso di macerie, le pietre ridotte a decoro esterno per abitazioni, ma vi è stato un tempo in qui questa terra aveva decine e decine di mulini, anzi centinaia di mulini ad acqua, ogni piccola comunità aveva un mulino anche quella più sperduta.
Cosa macinavano?, principalmente le castagne secche per ricavarne della farina, alimento tra i più importanti per il sostentamento di intere comunità, poi si macinava mais e frumento, ma in quantità molto minori in quanto questa terra non era votata alla coltivazione di questi cereali, soprattutto il frumento che bisognava importare dalla vicina Emilia.
Quella del mugnaio era un’arte che non si poteva improvvisare, si imparava dopo anni di pratica, e verteva su più conoscenze, da quella del legno con cui erano costruite le pale che l’acqua faceva roteare per girare le grandi e pesanti pietre o macine, era importante la scelta del legno e la sua lavorazione e stagionatura, in quanto le pale dovevano durare il più a lungo possibile e non marcire velocemente visto che restavano costantemente a contatto con l’acqua, doveva avere conoscenze sulla pietra che ogni tanto andava scalpellinata per ringiovanire le macine, doveva avere il colpo d’occhio su quello che andava a macinare per capire se era stato seccato al punto giusto in quanto castagne non seccate abbastanza avrebbero impastato le pietre e si sarebbe dovuto procedere a smontare le pietre per pulirle, doveva inoltre conoscere l’acqua e i suoi flussi.
Purtroppo oggigiorno queste conoscenze millenarie si sono perse, l’uso dell’acqua è andato perduto, i mulini superstiti su tutta la vallata si possono contare sulle dita di una mano e il loro funzionamento è per lo più, a scopo didattico.
L’elettricità e i mulini industriali hanno fatto il resto, un’energia a buon mercato e pulita è stata abbandonata e su questo dobbiamo riflettere in quanto abbiamo perso tutti qualcosa.
Questa come la possiamo definire?, archeologia contadina, abbandono, morte di un mulino o che altro? ....., o il tetro morire di un mulino, e cosa ne abbiamo avuto in cambio?, perdita della nostra storia della nostra memoria del nostro passato.

domenica 13 dicembre 2009

DICEMBRE, ... E LE API?

Dopo un'assenza forzata da internet a causa di impegni famigliari che hanno assorbito tutte le mie energie e tutto il mio tempo ritorno a scrivere un breve post sulle api, devo confessare che ultimamente ho trascurato sia l'orto che le api a causa di quanto detto sopra.
L'orto l'ho visitato domenica 6 dicembre sotto una pioggerellina fitta fitta e con una nebbia che toglieva l'orizzonte, alla mia comparsa nell'orto ho trovato un bellissimo capriolo che stava consumando le verdure, insalata e bietole in particolare, alla mia vista con due balzi si è sottratto alla mia vista, ma veniamo al tema : DICEMBRE, ... E LE API?
Giovedì 10 dicembre era una bellissima giornata di sole e ho deciso di prendermi un'ora per andare a vedere le api, una visita esterna per vedere se tutto era in ordine, premesso che le api si trovano a 760 mt. sul livello del mare, quindi in montagna, mi aspettavo di verere le api in volo per defecare visto che nei giorni scorsi era stato brutto tempo, solitamente nei mesi invernali l'attività dell'apiario è quasi nulla proprio a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli e il tutto si limita a dei voli per pulire l'intestino e defecare all'esterno dell'arnia.
Ma con mia grande sorpresa, ho potuto notare che soprattutto un'arnia era particolarmente attiva e importava polline di colore giallo/arancio intenso, e molte erano le bottinatrici intente a questa operazione.
Cosa significa questo?, semplice che c'è della deposizione all'interno dell'alveare e sicuramente le api sono in buona salute, questo è avvenuto sicuramente anche complice il clima mite di questo fine autunno, anche se a rigor di cronaca devo segnalare che già una volta gli alveari sono finiti sotto la neve quest'anno, ma questo non ha impedito lo svilupparsi di covata.

Vista l'importazione del polline mi sono aggirato per il prato per vedere che fiori potevano mai trovare a 760 mt. in questo periodo, e con mia sorpresa devo dire che le fioriture anche se scarse, vista la stagione non mancano, ho trovato del tarassaco che ho fotografato con un'ape intenta nel bottinare, ma come si vede sopra, un'ape è in arrivo anche sui fiori di boraggine.
Altre fioriture che ho riscontrato sono, l'acetosella fotografata qua sopra, delle pratoline, qualche rara margherita, delle rose, dei tagete e anche del rosmarino che è un'ottima fonte per le api, ma ho potuto vedere api che ronzavano attorno a gemme di piante e a semplici erbe di prato non fiorite, probabilmente in cerca di melata.
Verrebbe da dire che questo è un'anno strano, ma io credo sia un'anno come un'altro, guardando i vecchi resoconti dagli untimi due secoli da queste parti ho potuto notare che si sono alternati inverni con periodi freddi e anche degli inverni insolitamente caldi (o meglio con scarsa discesa sotto lo zero), quindi penso che siamo nell'alternarsi normale del tempo e delle stagioni.